Venerdì 11 Luglio 2025
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Si fa un selfie e inciampa in un’opera degli Uffizi. Turista denunciato

Il quadro, di Anton Domenico Gabbiani, ha subito dei danni ed è stato prontamente portato dai restauratori

Si fa un selfie e inciampa in un’opera degli Uffizi. Turista denunciato

Firenze, 21 giugno 2025 – Incidente all’interno della Galleria degli Uffizi dove oggi, sabato 21 giugno, un turista durante la visita del museo è inciampato ed è caduto su un dipinto di fine Settecento. L’opera è di Anton Domenico Gabbiani (VIDEO).

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L’uomo ha danneggiato il quadro mente tentava di farsi un selfie, non si è reso conto che il dipinto era così vicino tanto da caderci sopra e sfondarlo. Un gesto apparentemente innocuo, motivato dal desiderio di creare un meme virale, ha causato oggi un danno - seppur lieve - all’opera. Il turista, cercando di imitare la posa del "Ritratto di Ferdinando de' Medici gran principe di Toscana", ha urtato la superficie del dipinto mentre si muoveva all'indietro per farsi la foto. 

uffizi
A sinistra il danno alla tela; a destra il visitatore mentre indietreggia danneggiando il quadro

L'opera realizzata nel 1712 da Anton Domenico Gabbiani (Firenze, 1652 - 22 1726) è stata immediatamente rimossa dalla sala per consentire l'intervento dei restauratori. Secondo le prime valutazioni, il danno è lieve e reversibile, ma l'episodio ha riacceso il dibattito sull'uso distorto dei musei da parte di alcuni visitatori. Il direttore degli Uffizi, Simone Verde, è intervenuto duramente sull'accaduto: "Oggi un turista volendo fare un meme davanti a un dipinto, indietreggiando in posa come il principe dei Medici ritratto ha urtato la superficie dell'opera. Il problema di visitatori che vengono nei musei per fare meme o scattare selfie per i social è un dilagante: porremo dei limiti molto precisi, impedendo i comportamenti non compatibili con il senso delle nostre istituzioni e del rispetto del patrimonio culturale". Il turista, subito identificato, verrà denunciato.

L'accaduto, pur essendosi risolto senza danni gravi, solleva una questione sempre più attuale: quella del rapporto tra fruizione culturale e narcisismo digitale. I musei, luoghi di contemplazione e conoscenza, rischiano di essere ridotti a semplici scenografie per contenuti social, a scapito della sicurezza delle opere e del significato stesso della visita.