Ucciso per gelosia, l’omelia del prete "Chi ha sussurrato falsità, provi rimorso"

Foggia, il killer era convinto che la vittima fosse l’amante della moglie. Al funerale il parroco invoca il silenzio: "Basta parlare di qualcosa di inesistente".

TORREMAGGIORE (Foggia)

Ha invocato il silenzio, aggiungendo dure parole di condanna: "Penso che chi abbia sussurrato qualcosa all’orecchio dell’assassino dovrà sentire il rimorso". Durante l’omelia ai funerali di Massimo De Santis il parroco, don Renato Borrelli, ha fatto riferimento ai pettegolezzi sulla relazione extraconiugale, da tutti smentita, che ci sarebbe stata tra De Santis e Tefta, la moglie 39enne di Taulant Malaj, il panettiere 45 enne che la notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi, a Torremaggiore, ha ucciso con 23 fendenti prima De Santis, poi con sei pugnalate la figlia Jessica di 16 anni, mentre quest’ultima difendeva la mamma, e infine ha accoltellato la moglie Tefta, rimasta gravemente ferita. I due omicidi sono stati compiuti sotto gli occhi del figlio di 5 anni della coppia e filmata dall’assassino. Subito dopo Malaj è stato fermato dai carabinieri e ha confessato, accusando la moglie di averlo tradito.

Il funerale di De Santis è stato celebrati stamattina nella chiesa del Divino lavoratore, a Torremaggiore. Domani invece, sempre a Torremaggiore, sarà celebrato quello di Jessica. La salma sarà tumulata temporaneamente nel cimitero di Torremaggiore e, quando Tefta si sarà rimessa, trasferita in Albania. Ieri mattina, nel giardino del liceo classico frequentato dalla ragazza, i suoi amici hanno piantato un albero d’ulivo dedicato a lei.

Sul duplice omicidio c’è chi ipotizza si sia trattato di un delitto d’impeto, come fa il killer, e chi sostiene invece si sia trattato di un gesto premeditato. "L’efferatezza con la quale l’assassino ha stroncato la vita del povero De Santis, dopo averlo letteralmente straziato – dice Matteo Tenace, legale dei famigliari della vittima – non lascia nessun dubbio sulla volontà omicida dell’indagato, che aveva da tempo predeterminato il proprio piano criminoso".

"Sono convinto – aggiunge Michele Sodrio, avvocato di Tefta – che molto probabilmente Taulat Malaj aveva premeditato sia l’omicidio di Massimo De Santis, che quello della moglie Tefta". Secondo l’avvocato, anche l’assassinio di Jessica potrebbe non essere avvenuto per errore. Il legale ha avuto modo di incontrare sia Tefta in ospedale sia alcuni parenti della donna. "Vedremo – dice – se i difensori dell’indagato porteranno elementi per sostenere l’incapacità mentale, ma è una circostanza che già allo stato posso escludere con buona certezza". Per l’avvocato, Taulat Malaj aveva "deciso di uccidere quanto meno dal giorno prima".