Giovedì 25 Aprile 2024

Ucciso leader jihadista Raid di Israele su Gaza Venti di guerra in Palestina

Dopo giorni di tensioni colpiti numerosi obiettivi nella striscia palestinese. Tra le vittime anche una bimba. Il ministro Gantz richiama 25mila riservisti

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di Aldo Baquis

Dopo oltre un anno di calma relativa, Israele torna a misurarsi con le milizie palestinesi che controllano la striscia di Gaza. In prima linea, questa volta, la Jihad islamica, una formazione che opera nell’orbita di Teheran. All’origine delle nuove tensioni vi è stata la cattura da parte di Israele dello sceicco Bassam a-Saadi, capo della Jihad islamica in Cisgiordania, ritenuto da Israele essere "un fomentatore di attentati". Per diversi giorni l’ala militare della Jihad islamica ha minacciato da Gaza attacchi di ritorsione contro i villaggi e le città israeliane vicine alla Striscia. La vita di abitanti di quelle località è stata sconvolta: se si azzardavano a percorrere le loro arterie, hanno avvertito le autorità militari, rischiavano di essere centrati da razzi anticarro in dotazione dei miliziani palestinesi.

Per alcuni giorni il centrista Yair Lapid (che guida un governo di transizione) ha cercato di uscire dallo stallo, ricorrendo anche alla mediazione dell’Egitto. Anche una funzionaria delle Nazioni Unite ha tentato di allentare la tensione recandosi a Jenin (Cisgiordania) dalla famiglia di a-Saadi. Ma nelle stesse ore il leader politico della Jihad islamica Ziad Nahaleh si trovava in Iran per colloqui politici. E da Teheran Nahaleh ha ordinato alla Jihad islamica di dettare ad Israele condizioni rigide. Per allentare la tensione Israele doveva impegnarsi a cessare le retate in Cisgiordania e liberare a-Saadi. Nel frattempo i miliziani della Jihad islamica hanno avuto ordine di darsi alla macchia, di non esporsi nei loro spostamenti al controllo dei droni israeliani e di non utilizzare telefoni cellulari.

le precauzioni ieri il comandante militare della Jihad islamica nel nord della Striscia, Tayassir Jaabari, è stato centrato dall’aviazione israeliana nell’appartamento dove poco prima aveva cercato un riparo. Era situato al settimo piano di un edificio di 10 piani a Gaza, il Bourj Falastin. Negli stessi minuti Israele ha rotto gli indugi centrando simultaneamente diversi obiettivi della Jihad ed uccidendo – secondo il portavoce militare – almeno 15 miliziani. Fonti mediche di Gaza hanno riferito che in quegli attacchi si sono avuti 10 morti (fra cui una bambina di cinque anni) e oltre 50 feriti. Immediata da Ramallah la condanna del presidente palestienese Abu Mazen. Nel frattempo – attraverso canali egiziani – Israele ha consigliato a Hamas di tenersi da parte. "Il nostro confronto – ha fatto sapere – è solo con la Jihad islamica"’. Il conflitto dunque, secondo Israele, può essere circoscritto. Ma, a fini prudenziali, il ministro della difesa Benny Gantz ha autorizzato il richiamo di 25 mila riservisti.