Sabato 20 Aprile 2024

Ucciso alla festa dei Mondiali, due arresti

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Non era legato ad ambienti criminali, ma venne ucciso con modalità mafiose Michele Coscia, assassinato a Napoli solo per avere involontariamente colpito il fratello di due camorristi mentre stava sventolando la sua bandiera per festeggiare la vittoria della nazionale di calcio ai Mondiali del 2006. Di quell’omicidio, avvenuto il 9 luglio di 13 anni fa davanti a un bar di Corso Chiaiano, in presenza di moltissimi testimoni, due dei quali rimasti anche feriti, sono ora accusati i fratelli Luigi e Nicola Torino, 45 e 43 anni, il secondo già detenuto, entrambi figli del capo dell’omonimo gruppo camorristico legato al clan Lo Russo.

Un pentito fu testimone di quell’omicidio compiuto senza il permesso dei Lo Russo. Disse che il ragazzino venne colpito con l’asta della bandiera mentre era seduto su uno scooter, davanti a un bar di corso Chiaiano. L’adolescente reagì insultando Coscia il quale replicò colpendo con una manata il parabrezza del motorino, mandandolo in frantumi. Poco dopo giunse un gruppo di persone in sella a tre scooter. C’era anche il ragazzino e lo vide indicare ai suoi amici colui che l’aveva colpito accidentalmente prima di rompere il parabrezza dello scooter: uno di questi, poi identificato in Luigi Torino, tirò fuori una pistola e iniziò a sparare, più volte, all’indirizzo di Coscia, che rimase gravemente ferito.