Giovedì 25 Aprile 2024

Ucciso a sprangate per aver fatto apprezzamenti su ragazza. Capodanno di sangue a Vittoria

La vittima è di origine nordafricana. I carabinieri avrebbero individuato in un gruppetto di romeni i responsabili dell'omicidio

Carabinieri, foto generica (Ansa)

Carabinieri, foto generica (Ansa)

Ragusa, 1 gennaio 2023 - Capodanno di sangue a Vittoria, nel Ragusano. Una festa nella discoteca 'La Dolce Vita' è finita con un barbaro omicidio. La vittima è un giovane di origini tunisine, ucciso a sprangate all'alba da un gruppo di cittadini romeni che avrebbero inferto al ragazzo anche colpi con un coltello a serramanico. Il movente risiederebbe negli apprezzamenti rivolti dal giovane a una ragazza romena. Parole che avrebbero innescato l'ira del gruppo di connazionali, scatenando la follia omicida.  Il 'branco', già individuato dai carabinieri, sarebbe composto da un ragazzo maggiorenne e due minorenni.

La dinamica

All'alba la festa, andata avanti tutta la notte, era ormai agli sgoccioli e molti partecipanti avevano già lasciato la discoteca. Almeno tre componenti del branco avrebbero atteso la vittima all'ingresso del locale, per poi aggredirla con spranghe e coltelli, lasciandola a terra privo di vita. A dare l'allarme alcuni testimoni: quando carabinieri e operatori del 118 sono arrivati il ragazzo era già morto. Il locale sarebbe abituale luogo di ritrovo dei tanti migranti che vivono e lavorano nelle serre tra Vittoria e Acate. La vittima non aveva documenti con sè, l'identificazione è ancora in corso.

Le indagini

I carabinieri avrebbero quindi fermato il gruppetto di presunti responsabili, la loro posizione sarebbe al vaglio. In caserma sono stati sentiti anche alcuni dei presenti alla festa. Dalle testimonianze e dai racconti potrebbero emergere particolari utili. I carabinieri del Nucleo Operativo di Vittoria e dal Nucleo Investigativo di Ragusa, coordinati dal colonnello Giovanni Palatini e dal capitano Raffaele Salustro, stanno anche esaminando le telecamere di videosorveglianza del locale e della zona. "La Dolce Vita" è di proprietà di vittoriese, ma all'interno lavorano alcuni romeni.

Non è la prima volta che nel locale si registrano episodi di violenza. "Ancora un fatto di sangue, di estrema gravità, consumato nel nostro territorio. - ha commentato il sindaco di Vittoria Aiello - Il tasso di violenza continua a salire con una escalation di episodi impressionanti. Il presidio del territorio appare lontano dalle problematiche con cui ci misuriamo. Pochi uomini e pochi mezzi. Mi rivolgo ancora una volta alle Istituzioni competenti. Occorre potenziare in via di eccezionalità anche la dotazione organica della polizia locale. Il territorio e i problemi sono troppo vasti: bisogna prenderne atto e assicurare i rimedi adeguati. E introdurre la pratica del Daspo urbano in misura adeguata ai problemi che viviamo".