Uccisi in Congo, polemica sulla scorta La Farnesina: "Fu rafforzata come richiesto"

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È polemica sulla mancanza di un’adeguata tutela per l’ambasciatore Luca Attanasio ed il carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi lunedì scorso in un agguato nella foresta del Virunga insieme all’autista congolese del convoglio del Pam. Fratelli d’Italia chiede alla Farnesina perché non fosse stata rafforzata la scorta come chiesto dal diplomatico, mentre la Lega auspica un’innalzamento della sicurezza "di chi lavora per la pace in aree di crisi". Dal ministero degli Esteri la precisazione arriva con una lunga nota: "la scorta venne rafforzata quando l’ambasciatore lo richiese". Intanto le indagini in Congo, dove sono volati anche i carabinieri del Ros, non chiariscono ancora da quali armi siano partiti i colpi. In sostanza non è ancora chiaro se i due italiani siano rimasti o meno vittime del fuoco amico. Attanasio è stato ferito all’addome, i colpi hanno trapassato il corpo da sinistra a destra, senza tuttavia lasciare residui bellici: sono stati infatti individuati sia i fori di entrata che quelli di uscita.