Uccisa a coltellate, preso il marito in fuga

Decine di fendenti, mentre le figlie di 5 e 8 anni dormivano nella stanza accanto: catturato dopo ore. La coppia si stava separando

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CODROIPO (Udine)

Elisabetta Molaro, assicuratrice di 40 anni e mamma di due bimbe di 5 e 8 anni, è l’ennesima vittima di femminicidio del 2022. Uccisa con decine di coltellate dal marito, Paolo Castellani, 44 anni, in casa. Uccisa coi figli che dormivano nella stanza accanto. La coppia stava attraversando un periodo di crisi: marito e moglie avevano avviato una riflessione su una possibile separazione.

Martedì sera la vittima era uscita con un’amica ed era tornata a casa tardi. È cominciata una discussione che, col passare dei minuti, è diventata sempre più accesa. Il diverbio è trasceso e l’uomo, che ha confessato ore dopo essere stato rintracciato, ha afferrato un grande coltello da cucina, lungo 27 centimetri, e ha colpito decine di volte la moglie. L’ha colpita fino a ucciderla. La lama ha raggiunto la donna al collo e al torace, uno strazio. Un delitto efferato che le due figlie della coppia non hanno visto e nemmeno udito: sono state svegliate dai carabinieri e affidate alle cure dei nonni, che le hanno accolte a casa loro. Di questa tragica notte, che ha portato via loro per sempre la mamma e che porterà papà in carcere, almeno non custodiranno anche il ricordo delle immagini della mattanza.

Per chi li conosceva sembravano una famiglia come tante: i vicini hanno ricordato che dalla villetta non erano mai giunti rumori particolari, voci di litigi, screzi. E gli investigatori hanno aggiunto che non c’era alcuna denuncia o segnalazione di violenza domestica o di episodi di maltrattamenti nei confronti della donna o dei figli. Una normalità interrotta la scorsa notte, ma che appena quattro giorni fa, domenica scorsa, aveva portato la famiglia a festeggiare tutti insieme il compleanno della figlia più piccola, con allegro codazzo di bimbi, palloncini e festoni. Poi martedì sera la tragedia.

Dopo aver commesso il delitto, l’uomo ha telefonato al 112 ed è fuggito nella notte: è stato trovato, alcune ore più tardi, non lontano da Villa Manin. Vagava seminudo e in stato confusionale. I suoi abiti erano macchiati del sangue della vittima. Poco distante, nel fiume Stella, è stato trovato anche il coltello. I passaggi successivi dell’indagine sono stati rapidi: messo alle strette, Castellani ha confessato. È stato arrestato e condotto in carcere a Belluno. La procura di Udine oggi disporrà l’autopsia: un accertamento tecnico che servirà soltanto a stabilire la dinamica dell’aggressione e la causa della morte, ovvero quale coltellata è stata letale.

red. int.