
Un post tratto dal profiloFacebook Milka Simeun Panic: con il figlio Bojan Panic (Ansa/Facebook)
Trento, 4 aprile 2025 – È stato scarcerato Bojan Panic, il 19enne che la scorsa notte ha ucciso il padre 46enne a coltellate per difendere la madre, vittima di violenze da parte dell'uomo. Il giovane si trova con la madre Milka ed il fratello minore a casa di alcuni parenti.
"Abbiamo fatto una cosa giusta sotto il profilo processuale, la detenzione, vista la situazione di questo ragazzo, sarebbe stata dannosa anche sotto il profilo personale", ha detto il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi. La Procura ha valutato l'assenza di esigenze cautelari, non ci sono quindi le condizioni per mantenere Panic agli arresti.
Il dramma familiare
Arriva da Mezzolombardo l’ultimo dramma familiare. In un appartamento del piccolo comune trentino, Bojan Panic, 19 anni, ha accoltellato a morte il padre, Simeun Panic, 46 anni. In casa c’era anche la madre, e stando alla ricostruzione dei carabinieri del Nucleo investigativo di Trento, è stato proprio per difendere lei da un’aggressione del marito che il ragazzo è intervenuto.
La famiglia, di origine bosniaca, è in Italia da molti anni, da quando il 19enne era ancora un bambino. Prima di trasferirsi a Mezzolombardo, in via Frecce Tricolori, vivevano a Lavis, in Trentino. All'Arma non risultano denunce per maltrattamenti.

A chiamare il 112 è stato proprio il figlio insieme alla madre. Secondo quanto lui ha raccontato ai carabinieri, il 19enne ha impugnato il coltello quando ha visto il padre mettere ancora una volta le mani sulla madre. Dopo averlo colpito avrebbe poi cercato di rianimarlo. Il 19enne è rimasto nell’abitazione finché non sono arrivati i militari che lo hanno arrestato in flagranza di reato. La dinamica dell’omicidio, così come il contesto, sono ancora da chiarire.

"Deve essere una famiglia che vive qui da qualche anno, non li conoscevo – dice Michele Dalfovo, sindaco di Mezzolombardo –. Ho ricevuto la notizia tra le 9.30 e le 10 da un giornalista, e ho fatto un sopralluogo. Giustamente c'è il massimo riserbo”.