Giovedì 25 Aprile 2024

Omicidio Verona, mamma uccide le due figlie in casa famiglia: è ricercata

Soffocate nel sonno, poi la fuga e l’ipotesi suicidio. Era ospite della comunità con le bimbe di 11 e 3 anni per proteggerle dal marito violento

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VERONA

Due sorelline di 11 e 3 anni sono state uccise di notte nella casa-famiglia dove si trovavano con la mamma. E lei, una cingalese di 40 anni, unica indiziata del duplice delitto, è sparita nel nulla. Una tragedia che ha sconvolto a Verona la comunità educativa "Mamma Bambino", una struttura di assistenza per donne maltrattate o in pericolo, gestita dai servizi sociali del Comune. Nella casa, che può ospitare fino a cinque nuclei familiari, in appartamenti indipendenti, si trovavano al momento solo le due bimbe e la loro madre. La struttura è sempre sorvegliata. È stata un’operatrice sociale a fare la terribile scoperta. È entrata nella stanza della famigliola, perché non proveniva alcun rumore, non si erano viste le bambine preparasi per la scuola, e così ha trovato i corpi delle due sorelle, ancora nei loro letti. Della madre non c’era traccia.

L’allarme è stato immediato. L’assistente ha avvisato il 118 e la Polizia. Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, è stato tra i primi ad essere avvisato – "una telefonata che mi gelato il sangue" ha raccontato. Intanto gli agenti della squadra mobile e della scientifica della Questura avevano iniziato un complesso lavoro di indagine e repertazione che dovrà aiutare a tratteggiare un primo quadro della vicenda. C’è il buio al momento sulle cause del duplice delitto; ragioni che solo la madre delle piccole potrebbe spiegare.

Tra le ipotesi considerate, ma non è l’unica, c’è quella che le sorelline siano state soffocate nel sonno L’esame del medico sui cadaveri non avrebbe evidenziato ferite, o ecchimosi particolari. Per questo la pm Federica Ormanni, che si occupa dell’inchiesta, ha già disposto l’effettuazione dell’autopsia. È escluso che nella struttura, sorvegliata 24 ore su 24, possa essere entrato qualcuno nottetempo. Non sono stati trovati di effrazione. La donna e le due figlie si trovavano nella comunità dal gennaio 2021, su provvedimento del Tribunale dei minorenni di Venezia che ne aveva disposto l’allontanamento dalla dimora familiare in seguito ai comportamenti violenti del padre, che avrebbe problemi di tossicodipendenza.

La mamma delle due piccole non lavorava. Loro frequentavano la scuola: la più grande frequentava le elementari, la piccola la scuola materna. Il padre e marito della donna, un cittadino dello Sri Lanka anch’egli quarantenne, è stato rintracciato dalla polizia e messo al corrente di quanto era successo. L’uomo è totalmente estraneo alla vicenda. Intanto, con il trascorrere delle ore,cresce l’angoscia per il destino della donna. Gli uomini della Protezione Civile l’hanno cercata a lungo con i cani molecolari. Poi sono entrati in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco per scandagliare il corso del fiume Adige, dove questa storia di estremo dolore potrebbe essersi chiusa.