Torino, uccide figlio di 11 anni e si suicida. L'annuncio su Facebook. Madre: "Vigliacco"

A Rivara, nel Canavese, un operaio di 47 anni ha sparato al bambino e poi ha fatto fuoco verso di sè. Post su Facebook annuncia la tragedia: "Andrea e il suo papà per sempre insieme". Un diluvio di commenti durissimi. La mamma del piccolo: "Vigliacco"

Claudio Baima Poma col figlio Andrea (profilo Facebook)

Claudio Baima Poma col figlio Andrea (profilo Facebook)

Torino 21 settembre 2020 - Immane tragedia che provoca un sentimento di sgomento profondo. Ancora una volta un genitore ha ucciso il figlio e poi si è suicidato. Annunciando la tragedia su Facebook. Questa notte in provincia di Torino in una villetta di via Beltramo a Rivara nel Canavese. Un uomo di 47 anni, Claudio Baima Poma, italiano, operaio in un'azienda meccanica, ha utilizzato una pistola non legalmente detenuta per uccidere il figlio di 11 anni, Andrea. Poi, con la stessa arma, si è tolto la vita. L'allarme è scattato poco prima delle due. 

Claudio Baima Poma ha caricato la pistola con due proiettili: il primo colpo ha raggiunto il petto del figlio, quindi si è puntato l'arma alla tempia e ha premuto il grilletto. I bossoli e le ogive della Beretta calibro 7,65, detenuta illegalmente e con matricola abrasa, sono stati ritrovati vicino ai corpi, in camera da letto.

 L'uomo era separato dalla compagna Iris Pezzetti e soffriva di depressione. Agghiacciante il post su Facebook indirizzato alla compagna in cui praticamente annuncia quello che avrebbe fatto imputandole di essersi allontanata da lui in un momento di difficoltà. E adesso lei replica: "Vigliacco".

Il post su Facebook

Prima di consumare una tragedia, dunque, l'uomo ha scritto un lungo post su Facebook in cui si rivolge alla ex convivente: "Abbiamo trascorso momenti bellissimi - scrive il 47enne - fino a quando ho iniziato ad avere problemi di schiena e di conseguenza un danno permanente alla gamba. Esattamente una settimana prima mi avevi chiesto di sposarti, ma poi hai iniziato a allontanarti piano piano. Da quel momento sono caduto in depressione e non mi sono più tolto da questo incubo".

 "È un vero peccato - prosegue - non ci mancava niente per poter fare una vita tranquilla e serena senza alcun problema, avere una famiglia normale e per me normale significa perfetta. Io e Andrea non potevamo stare distanti nemmeno per un secondo [...] noi partiamo per un lungo viaggio dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalle sofferenze. Tu mi hai ripagato con questo distacco nel momento più brutto della mia vita. Potrai separare i nostri corpi ma non le nostre anime, perchè saranno sempre l'una accanto all'altra. Andrea e il suo papà per sempre insieme......", conclude Baima Poma nel post. Un post che sta suscitando un diluvio di commenti durissimi (oltre 2.200).

L'allarme di un'amica

Non era passato inosservato il post su Facebook. Un'amica dell'uomo, circa un'ora dopo la pubblicazione, ha notato il post nel quale l'uomo annunciava i suoi propositi e ha chiamato il 112. Purtroppo non è bastato: quando i carabinieri hanno raggiunto la casa di Rivara, il 47enne aveva già dato corso ai drammatici propositi.

La moglie: "Vigliacco"

"Erano molto legati, al massimo pensavo potesse fare del male a me. Non a nostro figlio...». Così - riporta l'agenzia Ansa - ha detto questa mattina la mamma di Andrea. I due si erano separati un anno e mezzo fa, dopo dodici anni. La donna era andata a vivere poco distante dalla villetta in cui è avvenuta la tragedia. "Avrebbe dovuto tornare da me oggi pomeriggio. Sembrava tutto normale", dice Iris, respingendo le accuse lanciate dall'ex via Facebook: "Vigliacco... Ha dato colpe a me di cose che lui non era in grado di affrontare...".

Il precedente

Questa tragedia ricorda in modo agghiacciante quella dei due gemellini di Gessate, Diego ed Elena, uccisi questa estate dal padre in Valtellina. Anche allora la volontà di punire la compagna in un momento di crisi di coppia. Anche allora un messaggio alla moglie che anticipava la tragedia. La storia purtroppo si ripetesi ripete.