
Lamezia, quartiere Marinella: il punto in cui Bruno Di Cello è stato ucciso (Ansa)
Lamezia Terme, 2 maggio 2025 – Sono ancora ignote le ragioni che hanno spinto Francesco Di Cello a sparare contro il figlio trentenne, Bruno, uccidendolo. E’ successo al termine di una lite. Il ragazzo guidava in una tranquilla strada del quartiere Marinella, a Lamezia Terme, in mezzo alle villette. Il padre l’ha raggiunto e fermato. Ne è nato un diverbio sfociato poi nella tragedia.
Francesco Di Cello, 64 anni, guardia giurata in pensione, aveva con sé la pistola. E’ bastato un colpo a freddare il figlio. L’ex vigilante si è poi costituito. Nel frattempo un passante, che ha visto il corpo a terra, ha allertato i soccorsi, inutili. Bruno Di Cello era già senza vita quando è arrivata l’ambulanza.
Fonti inquirenti parlano di un contesto familiare “di disperazione”. La ricostruzione della vicenda è affidata agli agenti del Commissariato di Lamezia Terme della Polizia, che intanto hanno sentito alcune persone vicine alla famiglia. Sono in corso perquisizioni a casa dell'uomo. Sul luogo dell’omicidio è stata trovata un'Alfa Romeo Giulietta che è stata portata via dagli investigatori per sottoporla ad esami.
Chi era Bruno Di Cello
Ma chi era la vittima? Bruno Di Cello, 30 anni, era conosciuto in città. Attivo sui social come ‘Bruno The Mind’, si definiva un “fashion influencer”. Sui suoi profili manifestava l’ambizione di entrare nel mondo dello spettacolo, come modello: aveva partecipato alla tappa milanese della ‘Italia Fashion Week’ e ad altri talent.