Martedì 23 Aprile 2024

Ubriaco in auto sulla folla: terrore in Germania Cinque morti, c’è anche un bimbo di 9 mesi

Tragedia a Treviri: la Procura esclude la matrice terroristica. Al volante un tedesco di 51 anni subito arrestato dalla polizia

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di Roberto Giardina

Attentato nei giorni di Natale, una città paralizzata per ore, paura in Germania, ma sembra che sia l’atto di un folle, non l’azione di un terrorista. Ieri, pochi minuti prima delle 14, un’auto a tutta velocità ha travolto i passanti per centinaia di metri, in pieno centro a Treviri. Il bilancio è di cinque morti, tra cui un piccolo di nove mesi, una donna di 25 anni, una signora di 73, e due uomini di 45 e 52 anni, i feriti sono una trentina, di cui quindici in gravi condizioni, e si teme che il bilancio definitivo sia ancora più tragico.

L’autore dell’attentato è un tedesco della zona, e la polizia esclude un movente politico, come si era temuto in un primo momento. L’auto, una Range Rover, è entrata nella zona vietata al traffico, percorrendo per quasi un chilometro la Simeonstrasse, la via commerciale del centro storico, a una velocità di oltre 80 chilometri all’ora. I testimoni riferiscono di passanti sbalzati in aria, di una carrozzina da bambino stritolata dalla pesante vettura. Il guidatore ha sfiorato il mercato, è passato innanzi alla storica Porta Nigra, simbolo di Treviri (oltre 115mila abitanti). L’allarme è stato immediato. Due auto civili della polizia dopo quattro minuti hanno speronato la Range Rover e catturato il guidatore, che si è difeso con violenza, nella tasca del jeans aveva un revolver. Si chiama Bernd W., 51 anni, noto alla polizia come alcolista, ma senza gravi precedenti. Quando è stato catturato era ubriaco, quasi al limite del coma etilico. Aveva noleggiato la Range Rover in mattinata, è evidente che ha premeditato l’atto, e scelto un modello pesante, difficile da fermare. Secondo alcuni testimoni non era solo a bordo, ma ha agito da solo.

Per ore la polizia ha avvertito la popolazione di non uscire di casa, il centro è stato sbarrato, e le vie pattugliate da settecento poliziotti giunti da tutta la regione. Si temeva anche ci fosse dell’esplosivo nell’auto. Il giorno più importante delle feste in Germania è Sankt Nikolaus, il sei dicembre, non il 25, e questa settimana registra la massima affluenza nei negozi per lo shopping dei regali. Treviri è sul confine con il Lussemburgo e la Francia, e accoglie migliaia di turisti. A causa del Covid, ieri il centro era poco frequentato. Altrimenti il bilancio sarebbe stato tragico. Il sindaco Wolfram Leibe, socialdemocratico, non è riuscito a trattenere il pianto in diretta: "Ho visto la scarpetta di un bambino sull’asfalto…il piccolo è tra le vittime".

Di solito non si rivelano le generalità dei protagonisti di un fatto di cronaca, ma in questo caso si è voluto subito comunicare che il responsabile è tedesco, a evitare che si propagasse il panico pensando an attentato di terroristi islamici. Alla notizia, si è subito pensato all’attentato del 19 dicembre 2016 al mercato di Natale nel centro di Berlino: il tunisino Anis Amri lanciò un camion tra le bancarelle, provocando 12 morti (tra cui una ragazza italiana) e 56 feriti. Da allora, i mercatini in tutta la Germania sono protetti da blocchi di cemento e cavalli di frisia. Quest’anno a causa della pandemia sono stati cancellati.

Nel febbraio di quest’anno, a Volkmarsen, una cittadina dell’Assia, un tedesco di 29 anni, è piombato con la l’auto nel corteo di carnevale. I feriti furono diverse decine, tra cui una ventina di bambini. A Capodanno nel 2019, un tedesco di 50 anni, sempre in auto ha invaso la zona pedonale a Bottrop, nella Ruhr, ma ha cercato di puntare i passanti stranieri. I feriti furono quattro. L’attentato più grave, sempre compiuto da un tedesco, è avvenuto nell’aprile del 2018, nel centro di Münster in Vestfalia: con un caravan, un uomo di 48 anni, ha travolto i tavolini all’aperto di un caffè storico. Le vittime furono cinque. In ogni caso, si è escluso il motivo politico, e i responsabili non sono stati giudicati in grado di intendere, e sono stati internati in cliniche psichiatriche.