Giovedì 25 Aprile 2024

Tutti vivi i marinai eroi dell’isola dei Serpenti Nessun bombardamento: sono stati catturati

Sono ancora vivi e tenuti prigionieri dai russi a Sebastopoli, in Crimea, i 13 marinai ucraini creduti morti nei giorni scorsi nella difesa dell’isola dei Serpenti, poco più di uno scoglio di 18 ettari, con un faro, un piccolo molo e una manciata di edifici militari. A circa 40 km dalle coste ucraine e da quelle della Romania, e a 300 dalla Crimea, l’isolotto è ritenuto un punto strategico per la navigazione nell’ovest del Mar Nero. Il gruppo di guardacoste era diventato famoso per un audio diffuso sui social in cui si sentivano insultare i militari russi che in due riprese avevano attaccato l’isolotto venerdì. "Questa è la nave militare russa. Arrendetevi e deponete le armi altrimenti apriremo il fuoco", era stato il messaggio dei marinai russi. "Nave da guerra russa, vai a farti fottere", la replica dei militari ucraini. I 13 erano stati dati per morti dopo aver difeso l’isola fino alla fine e il presidente Volodymyr Zelensky gli aveva già attribuito il titolo di "Eroi dell’Ucraina". Ma già nel fine settimana Kiev aveva ipotizzato che potessero essere ancora in vita. Ieri la conferma.