Martedì 16 Aprile 2024

Tutor, le 13 cose da sapere (per non prendere multe)

Come funziona il sistema in autostrada e, soprattutto, quando. Tra falsi miti e verità (più o meno) nascoste

Come funziona il Tutor in Autostrada

Come funziona il Tutor in Autostrada

Roma, 21 febbraio 2017 - Tutor o non tutor. Un'ombra silenziosa che aleggia sulle autostrade italiane. Dall'A14 all'A16. E che colpisce: come, sembra un mistero. Fine della storia? Neanche per idea. Dal 2004, anno in cui il 'Sistema informativo per il controllo della velocità' fu omologato, gli automobilisti del Belpaese si scervellano per capire come funzioni questa apparecchiatura che di multe, va detto, ne ha inflitte parecchie. E che per questo è temuta, ovviamente. Tante, troppe, le leggende che vi ruotano attorno. Su quali siano i tutor attivi, ad esempio. Un numero perfetto, 333 per la precisione: tutti attivabili di volta in volta dalla polizia stradale così da coprire 242 tratti, normalmente per una lunghezza che va da 10 a 25 chilometri e per un totale di 3.100 chilometri 'monitorabili'. Cifre, sia chiaro. Che non mentono mai. Più frequente, invece, cadere nella seducente trappola dei falsi miti. E' vero che il Tutor di notte non riesce a leggere la targa? Qualcuno sostiene che rilevi solo le infrazioni delle auto dotate di Telepass. Di seguito, un breve vademecum, riportato in un servizio di Quattroruote, per navigare a vista tra verità e leggenda. Scorrete fino in fondo, il punto più interessante è il numero 11

1 - Primo mito: se si passa sotto il rilevatore in corsia di emergenza, il Tutor non ci 'vede'. No, non è vero. Anche se i primi portali attivati, in effetti, non avevano la telecamera per tale corsia. Da una decina d'anni il problema è stato risolto, così da tenere tutta la carreggiata sotto controllo. Chi per caso volesse provare a transitare nella suddetta corsia, non dimentichi che rischia una multa di 422 euro, più la perdita di 10 punti e la sospensione della patente da 2 a 6 mesi.

2 - Chi transita sotto il portale a cavallo delle striscie non viene rilevato. Assolutamente falso, le macchine che passano in mezzo (e sono tante) non sfuggono agli occhi attenti del Tutor. 

3 - Se si entra da un portale in una corsia e si esce da un'altra si sfugge alla rilevazione. Non è vero.

4 - Oltre i 250 chilometri orari il rilevatore non riesce a 'leggere' la velocità. Falso. Pare che una vettura sia transitata a 295 chilometri orari. Il Tutor non si è scomposto e ha calato la scure.

5 - Il Tutor di notte o quando piove è spento. Sì, qualcuno ci ha sperato. Ma non è per niente così. Il tutor può essere acceso 24 ore su 24 per sette giorni su sette. In qualsiasi condizione. La regola, va sottolineato, non è questa. Di norma i rilevatori sono attivi solo per alcune ore al giorno. Quando? A discrezione della polizia stradale. 

6 - Di notte, o quando le luci della targa sono spente, il Tutor non la rileva. Non è vero.

7 - Non è un autovelox, non misura la velocità istantanea. In realtà è falso. Ma la polizia stradale, seppur il sistema sia in grado di pizzicare anche la violazione istantanea, per ora lo ha solo usato per rilevare la velocità media tra due portali consecutivi.

8 - Il Tutor rileva l'infrazione solo se il limite viene superato di almeno 10 chilometri all'ora. Falso. Il Tutor intercetta qualsiasi sforamento del limite. Ma agisce secondo la legge, con una tolleranza del 5%. Esempio: se il limite è di 130 km orari, il sistema escluderà solo i veicoli che sono rimasti, nel tratto interessato, al di sotto dei 136 orari.

9 - Il Tutor misura la velocità media solo delle vetture dotate di Telepass. Falso mito, se non leggenda. Da sfatare.

10 - Se piove, il Tutor resta impostato a 130 km orari. Finalmente una verità. La sensibilità dovrebbe essere abbassata manualmente a 110 chilometri orari. Affinché questo sia possibile, però, dovrebbe piovere per tutto il tratto interessato dalla rilevazione. La Polstrada difficilmente è in grado di verificare questa condizione. Motivo per cui il sistema resta di norma tarato sui 130 km medi.

11 - Per evitare la multa basta fermarsi in un'area di servizio, così da abbassare la velocità media del viaggio. Falso a metà. Nel senso che, di norma, i Tutor sono collocati in modo tale che non ci siano aree di servizio tra due portali. Certo è che, nel caso in cui ci fossero, fermarsi consentirebbe di abbassare la velocità media. Attenzione però (vedi punto 7), la polizia stradale, volendo, è in grado di far rilevare al sistema anche la violazione della velocità istantanea.

12  - Le infrazioni rilevate dal Tutor su veicoli a targa straniera vengono archiviate. Falso. Il verbale arriva sempre. Per le targhe extra Ue la procedura è più lenta, ma, stando a quanto dichiara la Polizia Stradale, dalla multa non si scappa.

13 - Non esistono due tratti consecutivi coperti contemporaneamente dal Tutor. Una verità, dulcis in fundo. Il portale può svolgere solo una funzione: o di ingresso o di uscita di un tratto in cui viene calcolata la velocità media. 

Tutor, ecco come funziona: il video della Polizia di Stato.