Turisti italiani ancora bloccati

Famiglia italiana rimasta isolata sul passo Tizi n' Test dopo il terremoto: mezzi di soccorso arrivati, ma strada gravemente danneggiata. Ancora un'altra notte in macchina, un'altra giornata di attesa attorno all'hotel La Belle Vue.

Turisti italiani ancora bloccati
Turisti italiani ancora bloccati

Marrakech (Marocco), 11 settembre 2023 – "Le ruspe le vediamo lavorare, sono tante, sentiamo il rumore da qui. Lavorano molto, c’è tanto da fare. Ogni volta guardiamo e speriamo di vederle arrivare quassù. Ma non arrivano mai". È ancora inchiodata a oltre 2.000 metri sulle montagne dell’Atlante la famiglia italiana rimasta isolata sul passo Tizi n’ Test dopo il terremoto. La montagna è franata sulla strada, rendendo inutilizzabili le auto.

I mezzi di soccorso sono arrivati sabato pomeriggio ma stanno ancora lavorando: "La strada è gravemente danneggiata. Non sappiamo quando finiranno di aggiustarla. Sono due notti che non dormo, sono esausta". La liberazione sembrava imminente e invece: un’altra notte in macchina, un’altra giornata di attesa attorno all’hotel La Belle Vue.

Macerie. Altre macerie. Ancora macerie. Si scava sotto le abitazioni, nelle medine, in umili case di campagna. In Marocco, neppure il tramonto spegne le forze dei soccorritori, nella speranza di trovare altre vite là dove sembra esserci solo silenzio e morte: 2.122 deceduti (tra cui quattro francesi), 2.400 feriti molti dei quali gravissimi.

Il devastante sisma di venerdì notte – 7 gradi della scala Richter con epicentro 72 km a sudest di Marrakech – aggiorna ora dopo ora il suo bilancio. Ma ragione e speranza consigliano di prolungare le ricerche. Anche se appare decisamente più probabile che sia il bilancio dei caduti ad allungarsi. Abdelrahim Aid Douar, 34 anni, è sindaco di Tata N’Yaacoub, nell’epicentro. Denuncia l’impossibilità di visitare tutti i 28 paesi e villaggi del comprensorio. Non trattiene le lacrime. A Ighil – dice – mancano all’appello 5mila abitanti e altri 2mila nella zona circostante: "Tra coloro che ho cercato di raggiungere, al telefono o anche urlando, non mi ha risposto nessuno".