Giovedì 18 Aprile 2024

Turiste falciate mentre prestavano soccorso Fermato il pirata: era drogato e ubriaco

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ROMA

È accusato di essersi messo alla guida sotto effetto di droga e alcol l’uomo che nella tarda serata di sabato ha travolto e ucciso Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, le due turiste arrivate a Roma dal Belgio per trascorrere alcuni giorni di vacanza. L’investitore è stato fermato ed è accusato di duplice omicidio stradale per quanto avvenuto sulla bretella dell’autostrada A24, all’altezza di Tor Cervara. Dopo aver falciato le due ventenni, l’uomo ha abbandonato l’auto sul ciglio della strada prima di allontanarsi nel buio tra le campagne.

Nel pomeriggio di domenica è stato però individuato dalle forze di polizia e portato negli uffici per essere ascoltato. Per lui gli inquirenti potrebbero contestare, quindi, anche il reato di omissione di soccorso, proprio perché non si è fermato dopo il drammatico impatto. E come accade sempre in questi casi l’indagato, che avrebbe anche dei precedenti penali, è stato sottoposto ai test per verificare se avesse assunto alcol o sostanze stupefacenti. Esami che hanno dato appunto esito positivo. Jessy e Bijls erano arrivate in Italia da una settimana ed avevano noleggiato una Fiat Panda che avrebbero dovuto riconsegnare nella giornata di domenica, prima di ripartire per il Belgio. Sui social ci sono le tappe del loro breve viaggio, che ha anche segnato i loro ultimi giorni di vita: dalle storie pubblicate in evidenza su Instagram da Jessy Dewildeman, intitolate ‘Rome’, si vede il viaggio in aereo, la strada verso Ferentino (Frosinone) e un video ai Musei Vaticani. Poi l’incidente, poche ore prima di tornare a casa: sulla strada le due giovani avevano forse assistito ad uno scontro tra auto, con tre feriti (due uomini, finiti in codice rosso, e una donna) e per questo si sarebbero fermate per prestare i soccorsi.

Scendendo dall’utilitaria, le due si sono trovate, a quanto sembra, di fronte ad una Smart che le ha travolte sbalzando una di loro nell’altra corsia: sono morte sul colpo. Il pirata della strada è scappato a piedi nelle campagne circostanti, ma è stato rintracciato nelle ore successive, anche grazie alle telecamere nella zona. Wibe Bijls, inoltre, secondo quanto riferito da un’amica al quotidiano romano Il Messaggero, era incinta: "Aspettava un figlio e anche se con il suo compagno si erano lasciati – racconta Kelly – non si era arresa". Sarà l’autopsia disposta dalla procura di Roma, "a decretare quella gravidanza che i suoi compagni conoscevano bene".

Foto: Jessy Dewildeman e Wibe Bijls