MILLA PRANDELLI
Cronaca

Turista dispersa Cade dal motoscafo per la manovra azzardata della sua amica

La ragazza era seduta a prua: a bordo anche la sorella e altri amici. La 23enne al timone indagata per lesioni colpose: avrebbe accelerato troppo. La procura ha chiesto accertamenti per capire se i giovani avessero bevuto.

Turista dispersa  Cade dal motoscafo  per la manovra azzardata  della sua amica
Turista dispersa Cade dal motoscafo per la manovra azzardata della sua amica

di Milla Prandelli

PISOGNE (Brescia)

È sparita nelle acque del lago d‘Iseo, di fronte a Pisogne, in un punto imprecisato dell’ampio specchio d’acqua della provincia di Brescia, perché chi era con lei non sa dire esattamente in quale punto sia successo. E ormai non si cerca una persona viva, ma solo il corpo di Chiara Mercedes Lindl, ventenne tedesca, residente in Baviera, caduta da un potente motoscafo di proprietà della famiglia di un amico suo connazionale. La tragedia è accaduta venerdì sera poco prima delle venti, mentre la ragazza era seduta a prua dell’imbarcazione da duecento cavalli. Durante la gita, al timone si è messa un’amica di 23 anni, che forse non era in grado di manovrare in modo appropriato e che ha accelerato troppo bruscamente, facendo finire la giovane in acqua. A bordo c’erano anche la sorella e altri amici, che non sono riusciti a dare indicazioni precise ai soccorritori per indirizzare le ricerche.

La procura punta sulla ragazza ai comandi, C.K., che al momento risulta indagata per lesioni colpose. Ma a breve potrebbero essere eseguiti ulteriori accertamenti per capire se gli occupanti della lussuosa imbarcazione fossero sobri e avessero le abilitazioni necessarie a pilotare un mezzo di quella potenza. L’unico per il quale è stato escluso l’uso di alcol è il figlio del padrone del motoscafo. Il Pm Giovanni Tedeschi sta valutando le varie ipotesi. "Quando tutto è accaduto – spiegano al Lido X, che si trova accanto al campeggio Eden, dove la ragazza e la sorella soggiornavano e dove andavano in vacanza da anni – è stato il caos. I ragazzi, disperati parlavano concitatamente, non si capiva chi era sulla barca e chi curiosava. Molti piangevano disperati". La sorella della dispersa ha avuto un malore. Soccorsa dal 118, è stata portata in ospedale a Lovere in stato di choc. Il motoscafo è stato posto sotto sequestro. Fino a ieri mattina è rimasto ormeggiato di fronte al camping.

Dalla Germania sono arrivati i genitori delle ragazze. Le ricerche sono state portate avanti almeno fino alle quattro del mattino. In acqua si sono immersi i sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano. Purtroppo l’area dove Chiara potrebbe essere caduta, compresa tra Lovere e Pisogne, è vasta. Circa 4 chilometri di lago dove le acque sono profonde quasi 200 metri. Ieri l’elicottero dei Vigili del Fuoco ha effettuato diversi sorvoli a "pettine". Sono serviti ad appurare che non c’era alcun corpo sulla superficie dell’acqua e a decidere di non fare immergere i subacquei perché l’area è grande e il lago troppo profondo. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare da Roma un robot per la ricerca subacquea e, forse sarà impiegato un sonar. Il sindaco Federico Laini ha anticipato che oggi si proverà a incrociare i movimenti del gps del motoscafo con quelli dei telefoni per individuare il corpo.

La tragedia è la fotocopia di un fatto analogo accaduto sempre a Pisogne a ospiti del campeggio un paio di anni fa. In quel caso era morto un turista olandese. Sul lago di Garda, invece, un’altra vicenda legata all’uso di un motoscafo. Due manager tedeschi ubriachi travolsero nel 2021 un piccolo gozzo in legno su cui si trovavano Umberto Garzarella, 37 anni e Greta Nedrotti, 25. La giustizia in questo caso ha proseguito il proprio corso. Un anno fa le condanne a4 anni e 6 mesi e a 2 anni e 11 mesi, per omicidio colposo. Ma la fattispecie di omicidio nautico, invocata allora dalle famiglie, ancora non c’è.