Trump si riaccende: tornerò nel 2024

Impeachment, dopo l’assoluzione l’ex presidente all’attacco, purghe fra i repubblicani. Biden: "Democrazia fragile, stiamo attenti"

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di Giampaolo Pioli

Donald Trump dichiara baldanzoso dopo l’assoluzione del Senato nonostante i 57 favorevoli alla condanna(con 7 repubblicani) e 43 contrari: "È finita la caccia alle streghe. Adesso possiamo iniziare a costruire un’America più bella di prima". In realtà la caccia a Trump non è affatto finita. Adesso potrebbe iniziare la vera battaglia legale e fiscale contro di lui e la Trump Organization, rimasta congelata 4 anni grazie solo all’immunità presidenziale. Ad arrivare nelle aule di tribunale molto presto ci sarà anche l’inchiesta avviata dal procuratore generale della Georgia per far luce sul comportamento definito "criminale" di Donald, quando ha fatto pressioni e minacce sul segretario di Stato perché gli trovasse 11.800 voti indispensabili per battere Biden e tenere in piedi la tesi della frode elettorale e del complotto.

Dal suo rifugio di Mar-a-Lago, dopo due settimane di silenzio l’ex presidente rialza la testa annunciando di voler rimanere alla guida del movimento Maga che di fatto è incarnato nell’attuale organizzazione del partito repubblicano di cui fanno parte anche i complottisti di QAnon , i Proud Boys e le milizie dei suprematisti bianchi. Joe Biden dava per scontata l’assoluzione, ma ha messo in guardia contro la "fragilità della democrazia Usa", proprio perché Trump non è stato condannato per aver istigato la rivolta. Molti senatori e deputati dei due partiti, sono favorevoli adesso alla creazione di una commissione d’indagine indipendente tipo quella realizzata dopo l’11 settembre che vada alle radici dell’insurrezione che ha sconvolto gli Stati Uniti e il resto del mondo.

Nel frattempo Joe Biden va di fretta e vuole vedere confermato il suo nuovo governo nel tempo più breve possibile, per marciare spedito entro i suoi primi 100 giorni da presidente verso l’approvazione del pacchetto di stimoli all’economia per 1,9 trilioni di dollari, ma soprattutto accelerare e completare il gigantesco piano nazionale di vaccinazioni. Col voto bipartisan al Senato sull’impeachment è iniziata però la selvaggia resa dei conti nel partito repubblicano.

Le purghe e le censure contro i 7 senatori ribelli e anti Trump e i 10 deputati che ne avevano votato la messa in stato di accusa, sono già scattate. Nei siti dell’estrema destra dopo l’assoluzione decine di articoli parlano di un Trump che rimane presidente e tornerà nel 2024. Altri minacciano atti di violenza contro chi si oppone. La prossima scadenza per i complottisti è fissata al 4 marzo. In passato era quella la data per il giuramento dei presidenti poi anticipata al 20 gennaio , ma i più fanatici pensano che Trump giurerà nuovamente, prendendo il posto di Biden alla Casa Bianca.

Lo storico voto di 57 contro 43 sebbene lontano dai 67 voti necessari per la condanna definitiva di Trump è risultato però il più bipartisan della storia americana. Le giustificazioni tecnico costituzionali, addotte dal leader dei repubblicani Mitch McConnell per votare contro l’impeachment (in quanto il presidente non è più in carica,) sono diventate la foglia di fico del potente capo dei conservatori, che però nel suo discorso in aula ha lanciato un attacco violento contro Trump, dicendo che "dopo l’analisi dei fatti , le bugie e i complotti, è lui l’unico istigatore e responsabile dell’assalto al Congresso, per sovvertire i risultati di un’elezione legittima che ha messo a rischio la vita di deputati e senatori".