Martedì 23 Aprile 2024

Trump esalta ancora Capitol Hill Biden: fu violata la Costituzione

Per l’ex presidente Usa è "un grande movimento". L’ira di Biden: nessun rispetto. per le nostre leggi

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NEW YORK

"Un piano piano coordinato e premeditato da Donald Trump e dal suo entourage": è l’agghiacciante conclusione dell’inchiesta parlamentare sull’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021 da parte dei fan del tycoon per bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden alle presidenziali. Un tentato colpo di stato, un attacco al cuore della democrazia americana che fece tremare tutto il mondo e che da giovedì sera gli Stati Uniti rivivono in una serie di udienze pubbliche trasmesse in prime time da tutte le tv, come ai tempi del Watergate esattamente 50 anni fa.

Ma l’ex presidente Usa non ci sta. Il "più grande movimento nella storia del nostro Paese": così Donald Trump ha definito l’assalto del Capitol su Truth, la sua nuova piattaforma social. "La commissione non scelta – scrive Trump riferendosi alla commissione parlamentare – non ha speso un minuto per studiare la ragione che ha portato il popolo ad andare a Washington". Non si è fatta attendere la replica dell’attuale inquilino della Casa Bianca. "L’assalto al Capitol del 6 gennaio 2021 è una chiara e flagrante violazione della Costituzione per ribaltare le elezioni": ha precisato Joe Biden. E non è mancato un primo colpo di scena: poche ore prima del grande show, l’Fbi ha arrestato il trumpiano Ryan Kelley, uno dei cinque repubblicani in corsa per la carica di governatore del Michigan, con l’accusa di aver partecipato all’assalto del Congresso. È il primo candidato in una elezione importante ad essere incriminato per quell’attacco.