Trump al veleno Non risponde sul fisco Poi accusa l’Fbi di creare false prove

Frode fiscale, l’ex presidente invoca il quinto emendamento . Il Paese si spacca sulle sorti del tycoon, bikers armati in piazza. Intanto i suoi candidati negli Stati continuano a vincere le primarie

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di Giampaolo Pioli

Donald Trump si è presentato puntuale ieri mattina negli uffici del procuratore di New York – nell’ambito dell’inchiesta fiscale sulla Trump Organization – ma non ha aperto bocca. Ha fatto scena muta invocando il Quinto emendamento che lo protegge dall’autoincriminazione. Ma in realtà proprio scena muta non è stata perché l’ex presidente ha redarguito sui social la stessa procuratrice Letitia James dicendo: "È una fallita politica e razzista. Una volta mi è stato chiesto: se si è innocenti perché invocare il Quinto emendamento? Adesso conosco la risposta. Quando la tua famiglia, la tua società e tutte le persone nella tua orbita diventano bersagli di una infondata caccia alle streghe motivata politicamente, non si ha altra scelta. Se avevo qualche dubbio al riguardo questi sono stati spazzati via dal raid dell’Fbi (a caccia dei documenti che l’ex presidente avrebbe protato via dalla Casa Bianca) due giorni prima della deposizione. Non ho altra scelta perché l’attuale amministrazione e molti procuratori in questo Paese hanno perso la decenza morale ed etica". Al termine dell’incontro con la procuratrice, l’ex presidente ha ironizzato sui social: "Ho appena lasciato l’ufficio della procuratrice generale. Un incontro molto professionale".

Trump, in uno dei momenti più bui della sua vita, quando si vede con le spalle al muro, parte al contrattacco accusando gli investigatori dell’Fbi nel raid di Mar-a-Lago. "A tutti è stato chiesto di lasciare la proprietà. Volevano restare soli senza alcun testimone che vedesse cosa stavano facendo, prendendo o, speriamo di no, piazzando delle prove? Nessun raid c’è mai stato per Obama o Clinton nonostante le grandi dispute che avevano". Indomito e furioso Donald, molto dimagrito, sta riflettendo se accelerare l’annuncio della propria candidatura per le presidenziali 2024 visto che il partito e i leader del Congresso sembrano compatti alle sue spalle. La linea difensiva di Trump è che l’ex presidente avrebbe declassificato togliendo il ’top secret’ centinaia di documenti a Mar-a-Lago. In Florida ieri centinaia di motociclisti armati si stavano dirigendo verso il resort dell’ex presidente a Mar-a-Lago per proteggerlo protestando contro il trattamento riservato a Trump. L’ex presidente, in attesa del processo, può consolarsi nel vedere che i candidati da lui appoggiati hanno avuto un grande risultato nelle primarie di martedì e potrebbero conquistare anche nuovi seggi alle elezioni medio termine a novembre quando si rinnoveranno l’intera camera e 13 del Senato. In Winsconsin dove si misuravano due sfidanti repubblicani sostenuti uno dall’ex presidente e l’altra dal suo vice Mike Pence, ha vinto Tim Michel, il candidato di Trump che ha fatto l’intera campagna schiacciato sulle teorie complottiste sostenendo che le elezioni del 2020 sono state rubate. Molti leader repubblicani sono convinti che il raid dell’Fbi e l’invocazione del 5° emendamento abbiano rafforzato Trump. Altri invece sostengono che lo sfrenato trumpismo patriottico potrebbe scontrarsi coi malumori suscitati nel Paese dalla decisione della Corte Suprema di abolire il diritto di aborto.