Giovedì 18 Aprile 2024

Truffe milionarie alle star del calcio. Arrestato il finanziere-latitante

Massimo Bochicchio, 55 anni, è stato fermato in Indonesia. L’accusa è riciclaggio internazionale

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di Anna Giorgi

É finita la corsa del broker, superconsulente finanziario abituato a frequentare e truffare ilbel mondo di Roma e Londra: é stato arrestato ieri a Giacarta, in Indonesia, il finanziare Massimo Bochicchio, 55 anni, già accusato di aver truffato per 30 milioni l’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte e altri volti noti, tra cui imprenditori e personaggi dello sport. La tranche milanese dell’inchiesta che lo ha portato ieri in carcere riguarda solo l’accusa di riciclaggio internazionale, e non le truffe ai danni dei vip, di cui si occuperà la procura di Roma, a cui sono già state trasmesse le carte. Il consulente finanziario è stato fermato su richiesta del gip Chiara Valori al termine dell’inchiesta della Guardia di finanza, coordinata dai pm Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, ma soprattutto al termine del suo girovagare dorato fra Messico, Dubai, Hong Kong e Singapore.

L’ordinanza firmata dalla Valori nei confronti di Bochicchio, fuori dall’Italia dal luglio 2020, era pendente da mesi, ma nei confronti del broker, nelle scorse settimane, era già stato eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf un sequestro preventivo di oltre dieci milioni di euro. Gli erano stati sequestrati un immobile di pregio a Cortina d’Ampezzo, un vaso di Picasso e alcune opere di Giacomo Balla e Mario Schifano, foto di Richard Avedon, oltre ad un milione di euro tra conti correnti e polizze. Bochicchio, si legge negli atti, "dal 2011 in avanti avrebbe raccolto attraverso le società Kidman Asset Management e Tiber Capital da lui create, controllate e guidate a Londra, cospicui capitali dei propri clienti". In una intercettazione del 2020 il finanziere diceva: "Sono arrivato a gestire quasi due miliardi di euro".

Soldi che avrebbe "dirottato in investimenti in Paesi a ridotta tassazione, massima tutela della riservatezza e bassa collaborazione giudiziaria promettendo alti rendimenti e, in caso di necessità, anche l’assoluta riservatezza (...), occultando l’identificazione degli effettivi beneficiari del denaro". Tra i nomi dei suoi clienti (non indagati): il calciatore Stephan El Shaarawy, l’ex giocatore della Juventus Patrice Evra, Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano nel Regno Unito, Marcello Lippi, ex ct della nazionale, il figlio Davide e il noto architetto romano Achille Salvagni.