Giovedì 25 Aprile 2024

Truffa d'amore, si finse Irene. Minacciato dopo servizio tv. "È stato spinto a uccidersi"

Il 65enne aveva detto ai vicini: mi vergogno. La Procura potrebbe aprire un’inchiesta "Su ’Le Iene’ era riconoscibile, tutti in paese hanno capito chi fosse. Per lui clima insostenibile"

Il 65enne durante la puntata delle 'Iene'

Il 65enne durante la puntata delle 'Iene'

Forlimpopoli (Forlì-Cesena), 8 novembre 2022 - Il giorno dei veleni. Non bastavano quelli che hanno portato alla morte Daniele, 24enne forlivese invischiato in una relazione on line con una fantomatica, inesistente Irene: a 13 mesi dalla prima tragedia – ma appena 4 giorni dopo che il caso era apparso in tv –, si è tolto la vita anche il 65enne forlimpopolese che aveva finto on line di essere un’avvenente ragazza. "Mi vergogno", avrebbe confessato a una vicina pochi giorni prima di togliersi la vita con un mix di farmaci. Riconosciuto in tv da tantissimi forlimpopolesi, il clima attorno a lui era diventato rapidamente irrespirabile. Fino alla tragica conclusione.

Il legale che lo assisteva, Pier Paolo Benini, aveva un appuntamento con l’uomo per valutare una denuncia: dovevano vedersi ieri. "Nel video delle Iene andato in onda il 1° novembre – attacca – di fatto il suo volto non era del tutto oscurato. Tutti avevano capito che era lui. Per il mio assistito la situazione è diventata insostenibile". Sarà la famiglia – il pensionato ha lasciato la madre, 85 anni, e una sorella che da tempo vive fuori dall’Emilia-Romagna – a decidere se formalizzare una denuncia. Per quanto riguarda gli inquirenti, si muovono nel massimo riserbo: ieri, ancora, non sarebbe stata presa alcuna decisione su eventuali ipotesi di reato, per esempio l’istigazione al suicidio. L’attenzione, fa capire un investigatore, è "sulla concatenazione degli eventi". In altre parole: dopo la messa in onda del servizio, che ritraeva l’uomo a passeggio nel centro del paese mentre spingeva la madre in carrozzina, tutto parrebbe precipitato fino al gesto estremo compiuto nelle prime ore di domenica.

Ma il legale non pensa solo al popolare programma di Italia Uno. Parla di "commenti sui social network" e anche di "cartelli che erano alla portata di tutti i forlimpopolesi". Domenica mattina, la pagina Facebook ‘Sei di Forlimpopoli se...’ ha disattivato la possibilità di scrivere e commentare. "Ci sono casi in cui è giusto fermarsi – ha spiegato Paolo Turci, gestore della pagina che conta oltre 6mila iscritti, idealmente quasi un forlimpopolese su due –. Erano già apparse alcune porcherie". Tra i messaggi più teneri successivi all’esplosione del caso, c’era chi affermava che non avrebbe più rivolto la parola all’operaio in pensione. Chi esortava i bar a rifiutargli il caffè. Infine, due espliciti riferimenti al suicidio: "Impiccati anche tu" (il riferimento è al tragico gesto del 24enne Daniele) e "Faresti meglio a saltare sotto un treno". "Se ti vedo, ti investo", un altro. Parole che sarebbero già all’attenzione delle forze dell’ordine. I profili degli autori potrebbero essere fake, nomi fasulli dietro cui nascondersi. "Il nostro gruppo ha delle regole. Chi le ha violate è stato bannato, le sue parole cancellate". Espulsi. L’intervento è avvenuto domenica, dopo l’ultima tragedia.

Il sindaco di Forlimpopoli, Milena Garavini, aveva parlato di uno stato d’animo di "forte imbarazzo" per molti concittadini, una volta che la tv aveva svelato il ruolo ricoperto dal 65enne, capace di legare a sè Daniele in una rete inestricabile di bugie: 8mila messaggi in un anno in un quadrilatero amoroso in cui la presunta ‘Irene’ riceveva man forte dal fratello Braim e dall’amica Claudia. Ma anche dietro a queste identità virtuali c’era sempre il pensionato. Una vicenda che qualcuno aveva messo in giro prima delle Iene: esiste una foto di un volantino che risalirebbe ai primi giorni di aprile, quando a Forlimpopoli si organizzava la Segavecchia, una sorta di popolare carnevale che attira tradizionalmente migliaia di persone da tutta la Romagna: "Si è spacciato per Irene raggirando un ragazzo e portandolo al suicidio". La frase esplicitava nome e cognome del 65enne. Altri volantini, come detto dall’avvocato dell’uomo, sarebbero apparsi nei giorni scorsi in vari punti del centro. Il sindaco conferma: "Anche se personalmente non li ho visti. Qualcuno li deve avere staccati prima che potessimo toglierli"