Martedì 23 Aprile 2024

Trovato cadavere sfigurato: è la dj sparita Ma del figlio di quattro anni nessuna traccia

Viviana Parisi senza vita in un bosco a Caronia. La speranza: potrebbe aver incontrato un conoscente e avergli consegnato il piccolo.

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di Nino Femiani

La speranza precipita nella tragedia mentre il sole si spegne nelle Madonie. Nelle boscaglie di Caronia è stato ritrovato il cadavere di Viviana Parisi, la deejay di 43 anni scomparsa da lunedì scorso assieme al figlio Gioele di 4. Del piccolo nessuna traccia.

Il cadavere della donna è irriconoscibile, sta lì da giorni, offeso da animali e intemperie. Indossa pantaloncini jeans, un paio di scarpe bianche ‘Adidas Stan Smith’ con una striscia rosa fluorescente e una canotta. Uno di questi indumenti è ‘compatibile’ con quello della Parisi, almeno a sentire al telefono il marito Daniele Mondello. Poi l’uomo arriva sul posto e sentenzia: è lei. L’ha riconosciuta dalla fede nuziale.

La prima domanda è: dove è finito il bambino? Dove è Gioele? Un interrogativo che si trasferisce con tutta la sua urgenza al tavolo degli inquirenti, dove nella notte si riesaminano i punti oscuri, si cerca di incastrare tasselli in un mosaico ancora da comporre e, soprattutto, si intensificano le ricerche del piccolo.

A distanza di giorni è ancora incerta la dinamica dell’incidente.

Si sa solo che Viviana deve andare a Milazzo, invece si trova a centoquattro chilometri da casa a percorrere la galleria di Pizzo Turda a Caronia. La sua Opel Corsa sorpassa un furgoncino dell’Anas e lo urta. Gli operai accostano, la dj si ferma poche centinaia di metri dopo, si vede appena la luce dell’uscita. Lei scende e, senza fermarsi, esce dalla galleria. Un’auto con alcune persone a bordo, forse due giovani, si ferma alla piazzola subito dopo: hanno soccorso Viviana? E dove sono finiti questi ragazzi, perché non si sono fatti vivi in questi sei giorni? Viviana era da sola o con Gioele?

Il buco di venti minuti. Secondo gli scontrini del pedaggio autostradale, Viviana è uscita a Sant’Agata di Militello, salvo rientrare in autostrada 20 minuti dopo. Che ha fatto in questo tempo? Si è incontrata con qualcuno? Perché invece di tornare a casa ha preso la direzione di Cefalù? Potrebbe aver lasciato il bambino a qualcuno? L’ipotesi che possa aver affidato il bimbo a qualche conoscente prima di sparire prende consistenza. Con tutti i dubbi e le avvertenze del caso.

Ma come ha fatto a scavalcare il guard rail? Il procuratore di Patti dice: "C’è un varco nella barriera di protezione, è vero, ma c’è un terreno pieno di rovi, e poi un canalone profondo due metri e una solida rete alta un metro e mezzo che non presenta alcuno squarcio". Un altro inquirente aggiunge: "Avrebbe dovuto essere Rambo per inerpicarsi". Eppure Viviana è riuscita a passare, probabilmente dalla parte sinistra dell’autostrada. Il lato dove è stato trovato il suo corpo. Il suo cadavere è lì a dire: sono passata da quella parte.

Certo è che Viviana non stava bene, negli ultimi tempi aveva preso una ‘deriva religiosa’, leggendo spesso la Bibbia e recitandola al telefono al padre. "Era depressa", dice tranchant la cognata, portando a conferma le visite al pronto soccorso per attacchi di panico. Anche per questo motivo gli inquirenti propendono per l’ipotesi di suicidio, senza escludere altre cause di morte violenta. È stato sequestrato un traliccio sul quale la donna potrebbe essersi arrampicata per poi gettarsi nel vuoto. Resta comunque il mistero di dove sia finito Gioele.

C’è, infine, da scandagliare il rapporto con il marito, Daniele Mondello. Condivideva lo stesso lavoro, quello di dj. Ma negli ultimi tempi i rapporti, anche professionali, si erano raffreddati. Daniele continuava a svolgere la sua attività discografica, ‘Express Viviana’ (questo il suo nome d’arte), era stata costretta a vendere tutte le sue personali attrezzature di mixaggio. Il marito aveva lanciato un appello, che a qualcuno è suonato strano: "Viviana torna, non ti succederà nulla". Ma cosa realmente accadeva tra le mura di quella casa?