Trovata la nona vittima. Era a otto chilometri dalla sua automobile. Lo strazio dei parenti

Prato, l’84enne era stato travolto mentre tornava da una visita medica. Il nipote: ora c’è un corpo su cui piangere. Sulle morti indaga la procura.

Trovata la nona vittima. Era a otto chilometri dalla sua automobile. Lo strazio dei parenti
Trovata la nona vittima. Era a otto chilometri dalla sua automobile. Lo strazio dei parenti

Si allunga la lista delle vittime della tempesta Ciaran in Toscana: i decessi salgono a 9 col ritrovamento del pensionato pratese scomparso dalla serata del 2 novembre scorso. Il maggior tributo è stato pagato da Prato e dalla sua provincia con la metà delle morti legate all’alluvione. Nella tarda mattinata di ieri è stato rinvenuto il corpo di Antonio Tumolo, classe 1939, disperso mentre stava cercando di rientrare a casa a bordo della sua Mini sulle colline di Cerreto, frazione di Prato. Il cadavere dell’uomo, di cui non si sapeva più niente da cinque giorni, è stato trovato col volto riverso a terra tra le piante di un vivaio a Iolo, frazione pratese.

È finita così la straziante attesa dei familiari dell’84enne, scomparso dalla zona di Villa Fiorita e trascinato dalla furia del Bardena, che giovedì scorso ha esondato a Figline. Le ore di speranza per il pensionato, molto conosciuto tra i rappresentanti tessili della prima guardia e che aveva lavorato in Germania, si sono spente in un campo a 8 chilometri di distanza da dove il pensionato aveva parcheggiato la sua auto. "Almeno è stato ritrovato il corpo sul quale piangere – dice Francesco, uno dei familiari –. Ringrazio le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la protezione civile e i volontari. In particolare Tommaso, il figlio di un vigile del fuoco che ha cercato lo zio insieme a me lungo il Bardena".

Una fatalità per l’anziano, che giovedì era in un ambulatorio medico. A dare l’allarme la moglie di 86 anni, che lo attendeva a casa a Cerreto, dove Tumolo non ha mai fatto ritorno. Quando l’uomo è uscito dall’ambulatorio, poco dopo le 19, e ha raggiunto la Mini, è sopraggiunta la violenta esondazione del torrente Bardena. Inutili i tentativi dei familiari di contattarlo perché il cellulare, da subito, è risultato non raggiungibile. Dopo la segnalazione della scomparsa alla Protezione civile e poi ai carabinieri, le ricerche non si sono mai fermate. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il Bardena a Figline e a Galciana, dove il 3 novembre, è stata rinvenuta la Mini. La vettura accartocciata nelle acque ha percorso otto chilometri da dove l’uomo si trovava al momento dell’esondazione. Le ricerche di Tumolo sono proseguite con droni. Poi il tragico epilogo quando i vivaisti hanno trovato il corpo senza vita nelle vicinanze di un fosso dove affluiscono le acque del Bardena. Sul luogo sono giunti i carabinieri della compagnia di Prato col tenente colonnello Sergio Turini e il personale dei servizi funebri della Misericordia, oltre a una squadra dei vigili del fuoco. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia.

Le altre tre vittime pratesi sono un 84enne di Bagnolo (Montemurlo), annegato nella sua casa, una donna di 84 anni colpita da infarto mentre cercava di togliere l’acqua dalla sua abitazione a Montemurlo e un 73enne, rimasto folgorato nella sua taverna a Figline di Prato. E la procura pratese ha aperto tre fascicoli per le morti dei tre uomini, a ora senza indagati, ipotizzando il reato di omicidio colposo. "È un atto dovuto – spiega la procuratrice facente funzioni Laura Canovai –. Occorrerà accertare se gli anziani siano deceduti a causa di un malore o di annegamento. Poi se emergeranno elementi che facciano ipotizzare in concreto una responsabilità colposa a carico di qualcuno si andrà avanti con le indagini". Nel bilancio delle morti in Toscana rientrano un uomo e una donna di una Rsa di Rosignano, un 69enne di Campi Bisenzio e due coniugi di Vinci.

Sara Bessi