Trovata cadavere nel bosco, confessa il vicino di casa

ORENTANO (Pisa)

Dopo nove ore di interrogatorio Francesco Lupino, 49 anni, ha ammesso di essere il killer della vicina di casa, Khrystyna Novak (nella foto), la 29enne scomparsa dalla villetta di Orentano dove viveva con il compagno tra il primo ed il 2 novembre. Una confessione improvvisa, inaspettata anche dal suo legale, Valentina Marcucci. "Ha sempre negato ogni responsabilità – spiega il legale –. L’ha fatto anche oggi nelle prime ore dell’interrogatorio, poi d’un tratto, come un fiume in piena, ha ammesso tutto. Io per prima devo rielaborare l’accaduto. Sono una donna, ancor prima che un avvocato e il suo legale".

La svolta nel giallo è arrivata a fine maggio quando in un casolare abbandonato di Orentano venne ritrovato un corpo di donna, impacchettato nel cellophane e mutilato dai roditori. Un cadavere sul quale sono in corso accertamenti tecnico-scientifici. Lupino, detenuto nell’ambito delle indagini su l’omicidio della Novak, avrebbe ammesso di aver fatto tutto da solo e di aver ucciso la ragazza al culmine di un litigio. Cambia la strategia difensiva? "Ora cambia tutto – ammette il legale –. Ho sempre ripetuto a Lupino di dire la verità, non c’è mai stata una vera e propria strategica difensiva. Lui ha continuato a ripetermi che non c’entra nulla". Il movente? Secondo gli inquirenti Lupino avrebbe ucciso la ragazza consumando una doppia vendetta: contro di lei per essersi adoperata per convincere il fidanzato, Airam Gonzalez, ad uscire dagli affari illeciti messi in piedi con il tatuatore, e contro di lui che l’ascoltava.

Carlo Baroni