Mercoledì 24 Aprile 2024

Nuovo Dpcm, da Firenze: "Troppe restrizioni, ristoranti al collasso"

Davide Risoluti, gestore de 'La Vineria del Re' (New PressPhoto)

Davide Risoluti, gestore de 'La Vineria del Re' (New PressPhoto)

FIRENZE - Fa il ristoratore da 27 anni Davide Risoluti, gestore de 'La Vineria del Re' a Firenze. La sua attività, nel cuore della città, oggi è a rischio chiusura.

Che conseguenze potrebbe avere un nuovo lockdown?

"Stiamo ancora risentendo degli effetti del precedente lockdown. Quasi tutti abbiamo fatto ricorso a prestiti bancari, già esauriti. Una nuova chiusura potrebbe portare alla morte di tante aziende. Temiamo che i sacrifici di una vita vadano perduti e di non avere la forza per poter ripartire. È anche vero che chiudere ora per venti giorni, sperando di frenare l’impennata di contagi, sarebbe quasi meglio che passare serate intere incassando 50-100 euro. Con le nuove restrizioni le persone hanno smesso di uscire".

Cosa accadrebbe se venisse anticipato il coprifuoco?

"Sarebbe la fine, considerando che le perdite sono del 90%".

Le uscite quindi oggi superano le entrate?

"Esatto. Tutti i mesi per aprire il mio locale devo tirare fuori 75mila euro rispetto ad incassi ridicoli. Gli aiuti sono inesistenti. Io sono riuscito ad avere 13mila euro a fondo perduto a fronte di un minore fatturato di un milione 600mila euro".

Quali interventi potrebbero aiutare il settore?

"Congelare i canoni di locazione e tutte le imposte fino alla fine dell’emergenza. Si deve anche prevedere un emendamento di legge che consenta alle aziende di evitare la ricapitalizzazione del capitale sociale a fine anno perché altrimenti sarà un bagno di sangue".