Venerdì 19 Aprile 2024

Si finge il pornodivo Trentalance e ricatta Justine Mattera

Avviso di garanzia per un giovane messinese. Avrebbe minacciato la soubrette di rendere pubblici i contenuti delle loro chat, costringendola a proseguire le conversazioni telematiche

Franco Trentalance e Justine Mattera

Franco Trentalance e Justine Mattera

Roma, 12 gennaio 2015 - Avrebbe finto di essere Franco Trentalance, pornostar di fama nazionale, usando falsi profili sui social network per prima ingannare, quindi ricattare la showgirl Justine Mattera. Per un messinese classe 1990, Anthony Repici, ora il pm di Milano Alessandro Gobbis si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, dopo avergli notificato l'avviso di chiusura delle indagini per sostituzione di persona e tentativo di violenza privata. 

I FATTI - I fatti risalgono all'estate-autunno del 2012. Il giovane, esperto di informatica, aveva appreso dalla stampa scandalistica che la soubrette e il pornodivo avevano da poco stretto un rapporto di amicizia. Così, come spiega il magistrato nell'avviso di garanzia, "creando il falso profilo Facebook 'franco.trenta67' e il falso profilo twitter '@francotrentala1', si sostituiva illegittimamente alla persona di Franco Trentalance" e in questo modo "induceva in errore Justine Mattera, con la quale intratteneva delle conversazioni telematiche attribuendosi l'identità del predetto Franco Trentalance".

Quindi, in novembre, la decisione di rivelare alla Mattera la propria reale identità. Ed è a questo punto che è scattato il ricatto, costato al giovane informatico l'accusa di tentativo di violenza privata.  Non chiedeva soldi, a quanto risulta dalle indagini, ma "minacciando di rendere pubblici i contenuti delle conversazioni telematiche" con la soubrette "ritenute compromettenti", l'avrebbe costretta a "proseguire le comunicazioni on line". Un tentativo di ricatto andato a vuoto, in quanto l'ex moglie di Paolo Limiti, "una volta resa edotta dalla sostituzione di persona, interrompeva i rapporti e si rivolgeva alle forze di polizia denunciando i fatti".

LE ALTRE VITTIME - Non sarebbe la prima volta che il giovane messinese, difeso dall'avvocato Fabio Ingrillì, compie atti di questo genere. Nel 2011 a finire nella sua 'tela' sarebbe stata Irene Cao, scrittrice di romanzi erotici e autrice della trilogia erotica 'Io ti guardo, Io ti sento, Io ti voglio'.  In quell'occasione, Repici si sarebbe finto Filippo Pozzato, famoso ciclista veneto di 34 anni. Il copione sarebbe stato più o meno il medesimo: Repici "creando il falso profilo Facebook e un falso profilo Twitter a nome di Filippo Pozzato, nonché il falso account e-mail '[email protected]', si sostituiva illegittimamente" allo sportivo "e induceva in errore Irene Cao, con la quale intratteneva delle conversazioni telematiche attribuendosi l'identità del predetto Pozzato". Tutti e quattro i vip (Trentalance, Pozzato, Cao e Mattera) sono parti offese nel procedimento.