Dieci ore di viaggio, dalla frontiera polacca a Kiev, su un convoglio speciale della Ukraliznytsia (l’operatore ferrovario ucraino) dotato di vetture letto, ristorante e sala riunioni e vagoni scorta sui quali sono stati piazzati operatori con missili antiaerei Stinger. Ukraliznytsia ha allestito anche un “treno civetta“ identico a quello su cui viaggiava Biden, fatto circolare con mezz’ora di anticipo. Lungo il confine incrociava un aereo radar (Awacs) Boeing E3B Sentry che garantivano una sorveglianza a lungo raggio su possibili lanci di missili o voli di aerei. E quando il viaggio era iniziato l’Awacs ha segnato il decollo dalla Bielorussia di un Sukhoi Su 30.
Dopo alcuni minuti di tensione, il volo, che non si è avvicinato all’Ucraina, è terminato nello stesso aeroporto di partenza. Ovviamente la Casa Bianca aveva preso opportune contromisure. "Abbiamo notificato ai russi – ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan – che il Presidente si sarebbe recato a Kiev. Lo abbiamo fatto alcune ore prima della sua partenza ". I russi hanno confermato il contatto e ironizzato sull’allarme aereo ("Una messinscena - per Bogdan Bezpalko, del Consiglio per le relazioni interetniche di Putin - per impressionare gli ingenui"). "Biden, avendo ricevuto garanzie di sicurezza – il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev – è finalmente andato a Kiev. Ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba".
La resistenza ucraina - Un altro giorno, il podcast di Marcella Cocchi