Venerdì 19 Aprile 2024

Trappole del web, centinaia di polizze pirata Vigilanza senza poteri: non può chiuderle

Lo scorso anno scoperte 241 assicurazioni fantasma. Hanno loghi che imitano quelli delle compagnie vere e carta intestata falsificata. I consumatori: "All’Ivass non è ancora stato data la possibilità di intervenire in autonomia. Bisogna fare richiesta alla magistratura"

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di Achille Perego

Un portale, un blog o un profilo social fasullo, che in molti casi scimmiotta i nomi di compagnie o comparatori conosciuti. Carta intestata taroccata, telefonate rassicuranti da parte dello pseudo assicuratore e il pagamento, su una carta prepagata, di premi concorrenziali. Viaggia così online la truffa delle false Rc Auto nella quale purtroppo sono caduti, e continuano a cadere, migliaia di automobilisti. E se, come ha rilevato un’indagine di Facile.it con mUp Research, ad aver dichiarato di aver subito un raggiro nel settore assicurativo e bancario è stato l’1% sul 19% di italiani (pari a 8,3 milioni) che hanno ammesso d’essere stati nel 2019 vittima di truffe on o offline, è fondamentale tenere gli occhi aperti.

Soprattutto per il 42% che cerca di risparmiare sulla Rc Auto cercando le offerte su Internet e per i 700mila automobilisti che quest’anno, rileva Facile.it, vedranno un aumento del premio assicurativo per aver denunciato un sinistro con colpa nel 2020. Anno nel quale, comunque, il premio medio della Rc Auto, grazie alla diminuzione dei sinistri per la pandemia, è sceso del 12,03% a 471,65 euro. Che le truffe assicurative viaggino con forza in Rete lo ha confermato ieri l’Ivass. L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni ha comunicato, infatti, rispondendo a una richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori, il dato definitivo dei siti irregolari scoperti nel 2020: ben 241. Un numero, denuncia l’Unc, a dir poco allarmante, anche per il rialzo esponenziale registrato dai 50 del 2017.

"Purtroppo il dato di 241 siti irregolari non corrisponde ai siti chiusi – denuncia il presidente di Unc, Massimiliano Dona –. E questo perché, incredibilmente, all’Ivass non è ancora stato dato un potere autonomo di oscurare e chiudere i siti irregolari senza dover ricorrere alla magistratura. Un potere invece dato ad altre Authority come la Consob". Un vuoto, aggiunge Dona "che il legislatore dovrebbe subito colmare, insieme all’altra grande ingiustizia, quella di non aver attenuato le sanzioni per l’automobilista che in perfetta buona fede circola senza la copertura assicurativa essendo vittima di una truffa".

Chi stipula una polizza Rc Auto con compagnie non autorizzate, infatti, non solo, ricordano ad Altroconsumo, non assolve l’obbligo assicurativo e non è coperto in caso di incidente ma rischia il sequestro del veicolo e una multa da 868 a 3.471 euro. E nel caso che l’infrazione sia reiterata raddoppio della multa, sospensione della patente da uno a due mesi e fermo amministrativo del veicolo per 45 giorni. Per evitare i siti fake, oltre a diffidare di prezzi stracciati è utile utilizzare i portali delle compagnie autorizzate (su www.ivass.it si trova l’elenco e quello dei siti irregolari) o i principali e conosciuti comparatori online come SosTariffe.it, Facile.it, Segugio.it. Infine, è bene insospettirsi se il sito non contiene i dati e i riferimenti dell’intermediario come il nominativo e il numero di iscrizione al Registro Rui, i contatti avvengono solo tramite e-mail, cellulare o WhatsApp e il pagamento del premio viene richiesto su una carta di credito ricaricabile.