Mercoledì 24 Aprile 2024

Transizione ecologica (ma con giudizio)

Migration

Lorenzo

Castellani

La crisi energetica non accenna a mitigarsi. Le ragioni sono molteplici: la riduzione dei flussi di gas verso l’Europa come reazione russa alle sanzioni occidentali; l’aumento dei consumi derivanti dalla ripresa post-Covid e dagli stimoli pubblici dei governi; la transizione ecologica, che ha disegnato politiche pubbliche e aziendali volte a ridurre l’offerta dei combustibili fossili. Il governo si è mosso meritoriamente sue due fronti: il primo è quello dei sussidi per gestire gli aumenti in bolletta sia delle famiglie bisognose che delle industrie; il secondo è una rapida strategia di diversificazione negli approvvigionamenti per ridurre la dipendenza da Mosca.

Si è infranta invece contro la real politik la proposta di Mario Draghi in sede di Consiglio europeo per l’introduzione di un “price cap” sul gas poiché sono ancora troppi i timori tedeschi, e dei paesi del nord, relativi ad un taglio ulteriore delle forniture russe attraverso il gasdotto North Stream. Berlino è ancora troppo dipendente da Gazprom e non è riuscita a diversificare rapidamente come l’Italia. C’è il rischio di una crisi industriale profonda. L’innalzamento dei tassi d’interesse della BCE è stato varato nell’ottica di frenare l’inflazione da materie prime, ma indebolirà, forse annullerà, la crescita. Questa vicenda dimostra che i nostri sistemi dipendono in gran parte dai combustibili fossili e al momento non è possibile farne a meno perché le energie pulite non riescono ancora a sostituirli. Gli incentivi per la transizione ecologica funzionano, ma a patto che la regolazione green non contribuisca ad aggravare la crisi energetica creando una sproporzione domanda-offerta. Pertanto, insieme al sostegno a famiglie e imprese, alla strategia di diversificazione, al rilancio della produzione elettrica con centrali a gas e a carbone, sarebbe opportuno anche moderare il ritmo della transizione ecologica al fine di evitare una crisi sempre più ingovernabile.