Tragedia in crociera Chiede a lei di sposarlo Ma poi muore d’infarto

La vittima, 35 anni, aveva organizzato a bordo la sorpresa per la compagna. Il mattino dopo ha accusato un malore in cabina. I familiari: soccorsi in ritardo.

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Tragedia in crociera Chiede a lei di sposarlo Ma poi muore d’infarto

Quella che sarebbe dovuta essere la classica crociera da sogno, si è trasformata in tragedia per una giovane coppia laziale. Prima la sorpresa in un salone della nave, con lui che chiede la mano alla sua lei di fronte ai famigliari. Poi, al mattino seguente, il malore che colpisce il promesso sposo non lasciandogli scampo. Silvano Maisti aveva 35 anni e lavorava come autotrasportatore. Era originario di Palestrina (Roma), ma risiedeva a Valmontone, sempre alle porte della capitale. L’uomo è morto domenica scorsa, quando la nave – dopo la crociera sul Mediterraneo – stava rientrando e procedeva in direzione del porto di Civitavecchia. Maisti e la compagna, Valentina Triolo, genitori di un bimbo di 14 mesi, avevano approfittato del lungo ponte tra 25 aprile e primo maggio, per concedersi la vacanza. E assieme a loro, a bordo della nave, c’erano anche alcuni famigliari della coppia.

Maisti aveva organizzato tutto in modo da regalare alla futura moglie una di quelle sorprese difficili da dimenticare. E così, la sera precedente alla tragedia, aveva dato appuntamento anche agli altri famigliari in un salone della nave. Poi, con la complicità del personale di bordo, e come documentato da alcuni filmati e foto circolati sui social, a un certo punto della serata, dopo essere salito sul palco, si è inginocchiato di fronte alla compagna, ha tirato fuori dalla tasca l’anello e le ha chiesto di sposarlo. Dopo il sì di lei, commozione, lacrime, applausi, parole sussurrate all’orecchio e soffocate dagli abbracci, hanno fatto da sfondo alla magica serata. Insomma, fin qui era filato tutto liscio con una conclusione degna di una vera crociera da sogno.

Poi, il mattino dopo, il sogno è svanito e si è trasformato in un incubo. La coppia si trovava nella cuccetta quando, intorno alle 6.30, l’autotrasportatore si è sentito male, probabilmente colpito da un infarto, ed è morto poco dopo nonostante i soccorsi. E proprio sull’intervento dei paramedici c’è uno strascico che rischia portare alle vie legali. I famigliari della coppia, infatti, spiegano che l’allarme è stato dato immediatamente, ma che i soccorsi non sarebbero arrivati subito. "Sono arrivati in forte ritardo – ha spiegato Carlo Triolo, suocero della vittima, intervistato dalla Nuova Tribuna –. E noi parenti siamo stati lasciati senza assitenza dal personale della nave". La salma è stata trasferita all’obitorio di Civitavecchia. Le polemiche sono rimbalzate anche sui social, tra un messaggio di cordoglio per la scomparsa del 35enne e un ultimo abbraccio alla vittima. Ora sarà però l’autorità giudiziaria, anche in base all’esito dell’autopsia, a stabilire quanto effettivamente è accaduto.

Marco Principini