Tosi entra in Forza Italia. Si cerca l’accordo a Verona

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È di Flavio Tosi la prima mossa per cercare di riannodare i fili nel campo veronese del centrodestra spaccato, in vista del ballottaggio del 26 giugno contro Damiano Tommasi, candidato del centrosinistra, vincitore a sorpresa del primo turno. Ieri, l’ex leghista ed ex sindaco del capoluogo scaligero ha annunciato la propria adesione a Forza Italia, a fianco del coordinatore, Antonio Tajani, e della capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini. "Ho sempre fatto parte nel centrodestra dell’anima pragmatica, liberale, con cultura di governo", ha spiegato Tosi. Un approdo che, raccontano, arriva dopo circa un anno e mezzo di contatti con Silvio Berlusconi ("darà un contributo decisivo per la vittoria", scrive ora su Facebook), in risposta all’appello che il leader azzurro aveva lanciato per avere nelle città sindaci di centrodestra. "Tosi è il primo a rispondere – ha sottolineato Tajani - Sono contento di consegnargli la tessera".

Sommando le percentuali delle liste civiche che a Verona hanno corso con il suo nome attribuisce a Forza Italia un ‘peso’ del 24%. "Con questa forza si sederà al tavolo per assicurare il successo del centrodestra", ha garantito il numero 2 azzurro. A questo punto parrebbe difficile per il sindaco uscente Sboarina (appoggiato al primo turno da Fd’I e Lega) rifiutare un accordo certo non semplice da chiudere considerando la fredda distanza che ha caratterizzato il derby a destra. Tant’è: Tosi ci tiene a mettere in chiaro che ancora "manca l’apertura del confronto". Fuori dal politichese: non regalerà nulla.

Fomenta così i dubbi diffusi nella Lega veneta del tentativo di cercare il miglior offerente. Ma Salvini è netto: "Ho avuto in passato screzi con Tosi ma con lui farei l’accordo anche domani mattina, perché le simpatie o meno di Salvini non devono ricadere sulle scelte politiche".