"Tornate in azienda o vi licenzio" Musk e la guerra allo smart working

Il papà di Tesla furioso: nessuno ha mai creato prodotti innovativi stando solo al telefono. In America e nel resto del mondo un manager su due è favorevole al ritorno in presenza

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di Giampaolo

Pioli

Non servirà un referendum per risolvere il problema. Alla Tesla di Elon Musk e a SpaceX basta una breve mail del proprietario per far tornare tutti i dirigenti in ufficio . "Chi non si presenta – scrive – verrà considerato assente ingiustificato e sarà fuori dalla società". I margini di negoziato sono minimi. Proprio non ci sono. O il ritorno alla scrivania o la porta. Dopo dibattiti e webinar sui benefici o difetti del lavoro in presenza o remoto, con al Apple e Facebook indecisi insieme alle grandi banche che lanciano ordini e contrordini, dopo aver subaffittato a terzi i nuovi giganteschi uffici a New York comprati prima della pandemia dl Covid, arriva la sentenza di Musk: "Il lavoro remoto non è più accettabile. Chi vuol lavorare da remoto deve essere in ufficio un minimo, e dico un minimo, di 40 ore la settimana. Oppure è libero di lasciare Tesla. È meno di quanto chiediamo ai dipendenti delle concessionarie. Se non vi fate vedere, allora presumiamo che vi siate dimessi".

Nessuno esclude che lo stesso trattamento verrà riservato molto presto anche alle decine di migliaia di dipendenti di Twitter, il serbatoio mondiale dei cinguettii sul quale Musk ha lanciato un’opa ostile di 44 miliardi di dollari per poi abbassarla clamorosamente a 37 miliardi e finire nel mirino dei regolatori convinti che abbia violato le regole della riservatezza per influenzare la borsa. Il multimiliardario dell’elettrico e dello spazio famoso per la sua rozzezza dietro un sorriso da timido, si è convinto negli ultimi mesi che "chi preferisce lavorare in remoto ed è un dirigente che occupa posti di responsabilità allora è un pigro". In pratica uno sfaticato che non intende più creare sinergia e gruppo in azienda, rinunciando a tutta la parte creativa del lavoro che avviene solo attraverso gli scambi in presenza.

E retoricamente si chiede: "Quando qualcuno è stato in grado di realizzare un nuovo prodotto in remoto? A SpaceX è passato molto tempo ma adesso abbiamo degli ottimi prodotti e continueremo a crearne, ma questi non si possono sicuramente realizzare al telefono".

Negli Stati Uniti dove il telelavoro è stato molto sfruttato durante la pandemia, alleviando anche i problemi di molte famiglie proprio per la flessibilità che offre e ha permesso di gestire i figli anche durante la prolungata chiusura delle scuole, i sindacati stanno considerando adesso il lavoro da remoto come una importante componente nella negoziazione contrattuale, legando il risparmio delle eventuali ora consumate nello spostarsi da o per l’ufficio come un’integrazione alle ferie e ai giorni di riposo da recuperare.

Il presidente Biden dall’inizio del suo mandato si è sempre rivolto con attenzione al movimento sindacale tradizionale, ma anche ai giovani neo-sindacalisti che cercano di regolamentare con norme uguali per tutti il lavoro dei centri Amazon gestiti col pugno di ferro.

Biden non sceglie il campo nella disputa fra lavoro remoto e in presenza ma è da Wall Street che arriva la pressione per un rapido rientro in ufficio, magari con mascherine, perché la distanza sostengono "distrugge la cultura aziendale".

Ma, Tesla a parte, dove il telelavoro sarà consentito d’ora in avanti solo "in casi eccezionali" in molte grandi corporation si è già iniziato a sperimentare il modello ibrido che prevede tre giorni in ufficio e tre a casa. Secondo un’analisi condotta da Microsoft, un manager su due – a livello globale – preferirebbe tornare a lavorare in presenza entro la fine dell’anno. Anche il sindaco Adams a New York ha rilanciato il rientro in ufficio, puntando anche a un rialzo dei consumi. La sua però è solo una raccomandazione ai dipendenti pubblici e solo l’8% fino a questo momento ha risposto positivamente. Ma i social hanno già scelto. Il lavoro remoto per molti ha migliorato la qualità della vita, e se non ci sono in vista allettanti aumenti di stipendio ma solo un aumento dell’inflazione, allora è meglio risparmiare anche sul costo dl panino per i lunch e sull’abbonamento della metropolitana. Alla fine anche se a Musk piace vincere, non sarà una gara Tesla contro Apple, ma fra più tempo libero per la famiglia e lavoro meglio pagato.