Lunedì 22 Aprile 2024

Governo Draghi: torna Brunetta, l'anti-fannulloni. Alla PA l'arcinemico della burocrazia

Tredici anni dopo, l’economista di Forza Italia guida di nuovo un ministero

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Torna a Palazzo Vidoni dopo tredici anni Renato Brunetta proprio ora che da qualche tempo, dopo aver fatto a lungo il capogruppo di Forza Italia alla Camera, si era ritagliato il ruolo più tranquillo di deputato e economista azzurro. Ma le ultime settimane, per chi conosce bene le dinamiche di Montecitorio, lo hanno visto di nuovo alla ribalta tra coloro che invocavano la responsabilità di tutte le forze politiche per portare il Paese fuori dalle secche della pandemia e della crisi economica e sociale. Della sua passata esperienza alla guida del ministero dell’Innovazione e della Funzione pubblica è rimasta negli annali la battaglia contro i "fannulloni" della Pa con una frase pronunciata nel 2008: "I dipendenti fannulloni vanno semplicemente licenziati". Da ministro ha riformato il sistema dei controlli interni dei dipendenti pubblici: i suoi obiettivi sono stati più trasparenza, più flessibilità, più mobilità. Ora lo attendono altre sfide non da meno: dovrà fare i conti con la digitalizzazione della Pa, l’attuazione del lavoro agile, il rinnovo del contratto nazionale, la stabilizzazione dei precari. Temi su cui i sindacati non hanno esitato a scioperare.

Nasce il governo Draghi tra conferme e new entry

Partito come consigliere economico della presidenza del Consiglio con i governi Craxi, Amato e Ciampi, è stato presidente della commissione per la Riforma del mercato del Lavoro con il ministro De Michelis ed è approdato per la prima volta al governo come ministro nel 2008 con Berlusconi. Ha detto di conoscere da una vita il nuovo premier: quando era governatore di Banca d’Italia, lo vedeva tutti i mesi "per ragionare dello stato di salute del Paese". Veneti entrambi, del resto.

Chi sono i ministri del governo Draghi