Martedì 16 Aprile 2024

Torna a perseguitarla dopo tre anni Arrestato lo stalker della campionessa

Alessia Orro, nazionale di volley, ha sporto ancora denuncia. L’uomo, 55enne, è un impiegato di banca

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Alessia Orro, 23 anni, gioca in serie A nel Vero Volley di Monza e nella. Nazionale di pallavolo femminile

di Dario Crippa

"Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare. La violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata. Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, soprattutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli!".

Alessia Orro, 23 anni, è una campionessa di pallavolo. Gioca in serie A nel Vero Volley di Monza, e in Nazionale. Giovanissima con un palmarès già da capogiro.

Quello che ha passato, ricostruito ieri in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook e su Instagram, ha richiesto una grande dose di coraggio ("Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e soprattutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo"). E ha richiesto coraggio soprattutto reagire all’incubo che si stava profilando di nuovo nella sua vita.

Uno stalker, Angelo Persico, 55 anni, impiegato di banca in provincia di Novara, era tornato a perseguitarla.

Lo aveva già fatto tre anni fa, quando Alessia giocava a Busto Arsizio. Appostamenti, messaggi sui social, mazzi di fiori non richiesti. "Ti amo Ale adesso, domani, sempre, ti voglio, ti desidero, ti pretendo, insegnami ad amarti" era il tenore dei messaggi.

Nel 2019 l’incubo era finito di ritorno da una trasferta a Olbia, quando Persico era stato fermato e arrestato. Ma qualche mese fa, l’uomo era tornato in azione. Con le stesse modalità. Messaggi, social aperti chiusi e riaperti con altri nickname a lui sempre riconducibili. Pedinamenti alle partite (in passato si era spinto fino in Turchia) e agli allenamenti.

Alessia si era fatta coraggio per l’ennesima volta e aveva chiesto aiuto ai carabinieri della Compagnia di Monza. Gli uomini agli ordini del maggiore Emanuele D’Onofri hanno raccolto la sua denuncia e immediatamente predisposto un sistema di controllo e vigilanza a tutela della vittima. Domenica pomeriggio la macchina dello stalker è stata vista a Villasanta, piccolo comune alle porte di Monza, a due passi dal palazzetto dello sport in cui gioca il Vero Volley. Dalla centrale operativa dei carabinieri è partita immediatamente la chiamata alle pattuglie, non c’era tempo da perdere. E i carabinieri hanno intercettato l’uomo nei dintorni dell’Arena di Monza, dove lo hanno arrestato per atti persecutori. Non ha opposto resistenza, raccontano.

"Vorrei ringraziare i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione. Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione. È stato doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre. Un abbraccio, Ale".