
La bimba di sei mesi operata alle Molinette con il papà, la mamma e il professor Renato Romagnoli (Ansa)
Torino, 29 giugno 2025 – Straordinario doppio trapianto su una bimba torinese di appena sei mesi nata con una malformazione delle vie biliari. L’intervento salvavita, durato ben 13 ore, è stato eseguito per la prima volta presso la Città della Salute e della Scienza di Torino (Cdss) delle Molinette dall'équipe del professor Renato Romagnoli. La neonata, poco più di 5 chili di peso, è stata sottoposta al trapianto della parte sinistra del fegato donato dalla mamma 32enne e all'autotrapianto di vena giugulare per sostituire la vena porta indurita e ristretta.
Ad aprile la bambina, nata a fine dicembre dell’anno scorso, era giunta al pronto soccorso dell'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino in preda a uno scompenso epatico con un ittero severo e liquido nell'addome. Immediatamente ricoverata e presa in carico dai gastroenterologi pediatrici, diretti da Pierluigi Calvo, la bimba era apparsa fin da subito in condizioni cliniche talmente compromesse da non poter essere sottoposta ad alcun intervento chirurgico a scopo riparativo. È stata quindi inserita in lista d'attesa per trapianto di fegato pediatrico, ma dopo circa una ventina di giorni trascorsi senza offerte di organi da donatore deceduto idonei per questo trapianto, le condizioni del suo fegato si sono aggravate. Si è reso quindi necessario un ricovero in ospedale per un'insufficienza epatica così grave da non lasciare più alcuna speranza di sopravvivenza anche a breve termine. A questo punto la madre ha chiesto di poter donare parte del suo fegato alla figlioletta per provare a salvarle la vita.
Il delicato intervento
Le due sono state quindi prese in carico dalle Molinette ed è partito l’iter (sia di esami clinici sia di autorizzazioni) per procedere con l’operazione, che si è svolta due settimane fa. L’equipe chirurgica ha prima effettuato il prelievo della parte sinistra (più piccola) del fegato della mamma donatrice, poi si sono concentrati sull'addome della bimba, trovando il fegato cirrotico e scompensato, ed anche un grave restringimento della vena porta, priva di flusso sanguigno. È stato pertanto necessario sostituirla completamente, utilizzando come miglior rimpiazzo la vena giugulare prelevata dal collo della bimba stessa, con un vero e proprio autotrapianto. Durante le 13 ore di sala operatoria in cui si sono avvicendati numerosi infermieri e operatori socio-sanitari, i Laboratori analisi e la Banca del sangue si sono attivati a supporto delle necessità degli interventi in corso.
Una volta finito, entrambe le pazienti hanno avuto un regolare decorso postoperatorio. La mamma ha fatto rientro a casa dopo soli 6 giorni dall'intervento. La ripresa funzionale del fegato trapiantato nella figlia è stata ottimale e le sue condizioni generali sono migliorate in modo straordinariamente rapido. Adesso la piccola è stata trasferita all'ospedale Infantile Regina Margherita per la fase di riabilitazione nutrizionale.