Scontri tra tifosi di Torino e Bologna. Salvini: "In galera questi deficienti"

La rissa è scoppiata nell'autogrill Chianti est. I primi ad attaccare sarebbero stati gli ultras granata. Oltre ai pugni usate anche bottiglie vuote e cinture

Rissa tra ultras in autogrill: il pullman oggetto di una sassaiola (Ansa)

Rissa tra ultras in autogrill: il pullman oggetto di una sassaiola (Ansa)

Firenze, 29 dicembre 2018 - Calcio e violenza, nuovo capitolo. Stamattina  sull'autostrada A/1, nell'area di servizio Chianti Est si è assistito a un duro scontro tra tifoserie, che solo per un caso non ha provocato feriti. La dinamica dei fatti al momento è confusa: a fronteggiarsi ultras del Torino diretti a Roma per la partita contro la Lazio e del Bologna diretti a Napoli. Sul caso indaga la Digos di Firenze.

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Secondo una prima ricostruzione fatta dalla polizia anche sulla base delle immagini riprese dalle telecamere dell'area di servizio Chianti, lungo il tratto fiorentino dell'autostrada A1, la rissa tra tifosi di Torino e Bologna sarebbe iniziata quando una cinquantina di ultrà granata, arrivati con un pullman, si sono diretti verso una trentina di supporter rossoblù. I due gruppi si sarebbero fronteggiati con calci e pugni, usando anche bottiglie vuote e cinture.

I tafferugli sarebbero terminati quando un sasso ha infranto il vetro di un altro pullman di tifosi granata, estranei alla vicenda. Sembra, in base alle prime risultanze investigative della digos, che la pietra sia stata lanciata dalla parte dei bolognesi. Gli ultras coinvolti rischiano una denuncia per rissa e possesso di oggetti atti a offendere. 

Gli ultras si sarebbero colpiti usando anche bottiglie vuote e cinture, secondo quanto emerso dai filmati. In base alla ricostruzione degli investigatori, i primi ad arrivare nell'area di servizio sarebbero stati i tifosi granata, una cinquantina in tutto, a bordo di un pullman. Alla vista di una trentina di supporter del Bologna, arrivati poco dopo su un altro bus, sarebbero andati loro incontro. Dopo le grida e gli insulti sarebbe scattata la rissa tra i due gruppi.

Il pullman degli ultras felsinei, diretto a Napoli per la partita delle 18, è stato poi fermato dalla Polstrada nell'Aretino.

SALVINI: TOLLERANZA ZERO - Immediata e durissima la condanna del ministro dell'Interno Matteo Salvini: ''Cominciamo col tenere in galera questi deficienti, che non dovranno mai più mettere piede in uno stadio finché campano. Un vero tifoso non lancia sassi né usa coltelli, tolleranza zero!'', sottolinea il vicepremier leghista in una nota poi rilanciata sui social.

PROTESTA ALL'OLIMPICO - Da registrarsi, poi, la protesta all'Olimpico di Roma. La Curva Nord laziale si è svuotata nella zona di solito occupata dagli ultras degli Irriducibili: la frangia più calda della tifoseria biancoceleste, gemellata con quella interista, ha così manifestato il proprio disappunto per la decisione di non far entrare nello stadio lo striscione in ricordo di Daniele Belardinelli, l'ultrà morto durante gli scontri prepartita Inter-Napoli di mercoledì scorso. Gli ultrà sono poi rientrati al grido di "Daniele uno di noi". Prima della gara Lazio-Torino, un centinaio di supporter laziali si era riunito a Ponte Milvio per ricordare Belardinelli, esponendo lo scriscione con su scritto:  "Un ultras non muore mai... Daniele con noi".