Sabato 20 Aprile 2024

"Tocca a Conte. Ma non è ancora un leader"

Il politologo Orsina: l’ex premier vorrebbe fare un partito dell’establishment, senza la forza e la capacità politica di un Berlusconi

Giuseppe Conte, pugliese di Volturara Appula, 56 anni, vuol cambiare volto al M5s

Giuseppe Conte, pugliese di Volturara Appula, 56 anni, vuol cambiare volto al M5s

Il divorzio tra il Movimento e Rousseau è consumato: Giuseppe Conte può tirare fuori i grillini dalle secche?

"No – avvisa netto il professore Giovanni Orsina, storico e direttore della School of Government della Luiss –, Conte non ha la forza di auto-investirsi da leader perché non ha il passo e la caratura – la cattiveria, direi – del leader politico. Temporeggia. Se li avesse, userebbe il consenso e la credibilità che ancora ha per imporsi al Movimento, dire ‘ora basta, o fate quello che dico io e subito oppure fondo un mio Movimento’. Non per caso la sua funzione, come premier, è stata quella di rappresentare una sorta di spazio vuoto di mediazione tra le forze che erano al governo e di raggiungere un compromesso, ma sempre all’ultimo minuto".

Un giudizio molto severo, professore…

"Ma no. Era quello che serviva in quel momento. Vede, la Fortuna per Machiavelli ha i capelli davanti, sulla fronte, e non sulla nuca: se la lasci passare, poi non la riacchiappi più. Il tempo, e la capacità di leadership, sono tutto in Politica. Conte vuole ’normalizzare’ il M5s, renderlo mainstream, farne un pezzo di establishment. Poi esce il video di Grillo e il M5s torna quello del ’vaffa’, del sessismo, del complottismo e Conte va in imbarazzo, risponde tardi e male".

Che giudizio dare del video di Grillo?

"Più che pessimo. Ma qui non conta il giudizio morale o estetico. Conta il tema che Grillo solleva. Mi sono fatto quest’idea, ipotetica, s’intende: che Grillo, in pieno stile complottista, pensi che questo processo sia un attacco politico rivolto contro di lui. Il suo grido, ‘prendetevela con me, mettete in galera me’, non mi è parso quello del padre ferito, ma di chi dice ‘poiché il vero obiettivo sono io, lasciate in pace mio figlio’. Peccato che, dal 1992 ad oggi, innumerevoli processi abbiano avuto conseguenze politiche, magari fondati su inchieste che da un punto di vista giudiziario si sono invece concluse nel nulla. Fin troppo facile far notare a Grillo che diverse inchieste sono state cavalcate dal M5s, anzi, ne sono state la fortuna".

Poi c’è il Moloch rappresentato da Casaleggio.

"Ricordo le ‘votazioni’ sulla piattaforma Rousseau che tennero l’Italia – e persino il capo dello Stato – con il fiato sospeso: doveva decidere se poteva nascere il Conte I prima, il Conte II poi. L’opacità della piattaforma Rousseau, il braccio di ferro sulle liste degli iscritti, le regole interne, sono un problema sia giuridico che politico. In Italia non è mai stata data attuazione all’articolo 49 sui partiti politici. C’era il problema comunista e regole vincolanti, ancora oggi, non esistono. In Germania, invece, la Corte costituzionale negli anni Cinquanta di partiti politici ne sciolse due: uno era, appunto, quello comunista".

Conte potrebbe lanciare un suo ‘Predellino’?

"Berlusconi, nel 2007, quando lancia il Predellino ha soldi, forza, tv, capacità di leadership. Infatti, subito dopo, nel 2008, vince le elezioni. Conte non ha forza, soldi, tv, un personale politico strutturato. Ha consensi nell’elettorato ma se non si muove, per quanto tempo ancora?".