Titanic, ritorno negli abissi: astronauti e 'cittadini scienziati' in missione

Annunciata tra 75 giorni la spedizione della società privata americana Oceangate. Che imbarca anche cittadini-scienziati. Il biglietto costa 150mila dollari. Un mito intramontabile

Il relitto del Titanic (Ansa/Archivio)

Il relitto del Titanic (Ansa/Archivio)

Washington, 12 aprile 2021 - L'ultimo brivido sul relitto del Titanic: il cittadino esploratore. A condizione di avere almeno 150mila dollari. Tanto costa un biglietto per l'impresa. Che, naturalmente, richiede anche una preparazione fisica adeguata per il ruolo di "Mission specialist". In un momento di difficoltà per tutti, l'industria americana delle esplorazioni subacquee estreme cerca sponsor anche così per contribuire a finanziare campagne private, costosissime. Contando sul fascino immortale del naufragio più famoso della storia, era la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, il transatlantico inglese affondò al largo di Terranova (Canada) nella collisione con un iceberg, era il viaggio inaugurale, su 2.223 passeggeri se se salvarono solo 705.

"Meno 75 giorni alla spedizione"

La proposta arriva ora da Oceangate. Sul sito della società di Washington è già partito il countdown, siamo a 75 giorni dalla prima impresa, in calendario per il 27 giugno. Il progetto ne prevede sei, da qui al 2022. In ciascuna, saranno riservati 9 posti per i 'cittadini scienziati', "che non sono turisti, sia chiaro", tiene a precisare la società.

Titanic, 75 giorni alla spedizione
Titanic, 75 giorni alla spedizione

Tra i professionisti: un medico, ex astronauta della Nasa pluridecorato, Scott Parazynski, cinque voli dello Shuttle, sette passeggiate spaziali,  per distrarsi ha scalato l'Everest.

L'astronauta Scott Parazynski (foto Oceangate)
L'astronauta Scott Parazynski (foto Oceangate)

Con lui c'è David Concannon, avvocato subacqueo veterano del transatlantico ingleseUomo delle imprese impossibili - nel 2013 per mister Amazon Jeff Bezos ha recuperato i motori del razzo Saturno che nel ’69 spedì in orbita l’Apollo 11 e l’uomo sulla Luna - l'estate scorsa aveva progettato una spedizione sul Titanic con la sua società per recuperare la radio di Marconi. Ma, fa sapere oggi, il progetto "è stato cancellato".  Un'eventualità sempre possibile, quando si parla del Titanic. Anche Oceangate ha dovuto rinunciare a due spedizioni, nel 2018 e nel 2019, per disavventure con il sommergibile prima e con la nave d'appoggio poi. 

La guerra dei reperti

Ora quindi Concannon s'imbarca come equipaggio nell'impresa del collega Stockton Rush, fondatore e ceo di Oceangate. L'avvocato ha condotto una lunghissima battaglia legale per Rsm Titanic Inc, la società che subito dopo la scoperta del relitto ha ottenuto i diritti esclusivi sullo sfruttamento. Sono stati recuperati 5.500 oggetti, che hanno girato il mondo in una mostra. Nelle sue spedizioni Concannon - che per un documentario sul disastro è stato anche consulente di James Cameron, il regista di "Titanic", film cult che vinse 11 Oscar, eguagliando Ben Hur - ha portato in superficie oggetti che raccontano la vita di chi non è mai stato recuperato dalle gelide acque dell'Atlantico.

 Tra i pezzi più emozionanti, la valigia di Edgar Samuel Andrew - passeggero di seconda classe, studente argentino di 17 anni -, ritrovata nella prima immersione, era il luglio del 2000, e poi restituita  agli eredi. "Recuperiamo immediatamente la borsa, che si apre leggermente rivelando uno strato di libri - era stata la diretta di Concannon -. Miracolosamente, riesco ancora a leggere la stampa sulle pagine attraverso il mio oblò. Mi rendo conto che sto guardando una pagina di un libro che è stato sott'acqua per più di 88 anni, dopo che si era perso in una delle peggiori tragedie del secolo scorso".  Il ragazzo avrebbe dovuto imbarcarsi sul gemello del Titanic, l'Oceanic, ma per uno sciopero del carbone dovette cambiare programma. E contrariato dal contrattempo che non gli consentiva di incontrare un amico, gli scrisse:  "Vorrei che il Titanic fosse disteso sul fondo dell'oceano".  Quasi una sfida al destino.

Un modello 3D

Stavolta l'obiettivo di Oceangate è quello di scandagliare tutta l'area del relitto, immensa.  La squadra raggiungerà il sito a bordo di Titan, un minisommergibile in titanio e fibra di carbonio. "Utilizzando una serie di telecamere 4K ad alta risoluzione, uno scanner laser e apparecchiature sonar, il team creerà un modello 3D virtuale -  spiega la società -. Non sappiamo per quanti anni ancora potrà essere visibile il relitto ma il nostro obiettivo è proprio quello di scoprirlo.  Scienziati ed esperti del Titanic hanno stimato comunque una vita da 5 a 20 anni o più".  Altro obiettivo: un focus sulle specie marine attorno al relitto, sono centinaia.  In questo caso, si ribadisce, lo scopo è quello di conoscere e documentare, "senza disturbare il sito". Ma non è sempre stato così, nelle spedizioni che si sono susseguite nel corso degli anni.  Tanto che Bob Ballard -  l'ex comandante della Marina Usa che nel 1985 individuò il relitto, adagiato sul fondo dell'oceano a 4mila metri di profondità in uno dei luoghi più inospitali del mondo - ebbe un dubbio post missione:  "Avevamo finalmente messo 'a riposo' la famosa nave, o semplicemente aperto una nuova era di speculazioni sul suo destino e di tentativi di saccheggio della sua profondissima tomba?". L'interrogativo campeggia nel sito di Claudio Bossi,  63 anni, scrittore lombardo, esperto e innamorato del Titanic. Accanto alla domanda una certezza: il relitto si sta consumando, attaccato da anni da un batterio capace di proliferare anche in assenza di ossigeno. L'Inaffondabile, come venne pomposamente chiamato dalla stampa il sontuoso transatlantico,  tra qualche anno sarà solo una macchia sul fondo dell'Oceano. Resterà nella memoria il grido della vedetta Frederick Fleet: "Iceberg proprio davanti!". Già, il marinaio. Uno dei pochi che quella notte si salvarono.