Giovedì 18 Aprile 2024

Tifoso del Milan pestato ad Atene La beffa: finisce sotto processo

L’agguato ai rossoneri sulla metro: l’italiano svenne dopo una manganellata ricevuta dalla polizia

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di Milla Prandelli

Da vittima di un pestaggio a protagonista di un processo che lo vede tra gli accusati per avere causato scontri tra tifosi e forze dell’ordine ad Atene, il 2 novembre 2017. E lo si accusa pure di fare parte della tifoseria avversaria alla sua. Da allora Abele Ruggeri, 76 anni, di Cremona ma residente nel Bresciano, vive in una specie di incubo. "Ero al posto sbagliato nel momento sbagliato" raccontò subito dopo il pestaggio nella metropolitana di Atene prima della partita Milan – Aek Atene, mentre con altri tifosi del Milan Club di Toscolano Maderno andava allo stadio. Gli scontri in cui si trovò, suo malgrado, coinvolto gli provocarono lividi ma anche seri guai giudiziari perché all’epoca fu arrestato dalla polizia con altri sei tifosi, e senza capire inizialmente quali fossero le imputazioni a suo carico. Per lui l’accusa, come ha appreso, è quella di violenza e possesso di armi e lo si accusa anche di aver provocato lui il tafferuglio. Secondo quanto ha raccontato, è stato colpito con una manganellata alla testa dagli agenti intervenuti per sedare gli scontri, a cui ha sempre negato di avere partecipato di sua volontà. Persi i sensi, si è svegliato ore dopo all’ospedale con la frattura scomposta del naso e molti lividi. Dopo più di quattro anni, la doppia beffa giudiziaria: la Procura di Atene lo ha portato a processo perché lo accusa di aver fatto parte dei tifosi dell’Aek "che hanno attaccato i tifosi della squadra avversaria e i poliziotti lanciando pietre e estintori, ferendo cinque tifosi del Milan". "È come se mi fossi picchiato da solo" ha detto. Fino al mese scorso il processo era sempre stato rinviato per Covid. A fine anno durante l’udienza i giudici sembravano aver compreso il fraintendimento ma a causa di un malore di un avvocato, l’udienza è stata sospesa. "E ora – spiega l’avvocato del Foro di Brescia Maria Luisa Garatti – come prevede il codice di procedura penale in Grecia il processo deve iniziare da capo".