Martedì 16 Aprile 2024

Tex e Zagor, un solo eroe non basta Insieme si può cambiare la storia

I due personaggi di casa Bonelli protagonisti di un albo speciale. Schierati in difesa delle tribù indiane

Migration

di Leo

Turrini

Tenetevi forte: Tex e Zagor stanno per incontrarsi. Tra sparatorie, scazzottate, risse e una totalizzante adesione all’ideale della giustizia. Da raggiungere senza se e senza ma.

Ora, gli americani hanno Batman e Superman. I francesi hanno Obelix ed Asterix. Noi, modestamente, non siamo da meno: abbiamo appunto Tex e Zagor, cioè Aquila della Notte e lo Spirito con la scure, gli eroi senza età del fumetto made in Italy. Entrambi affrontano le edicole da decenni, il Ranger dall’immediato dopoguerra e l’inquilino della palude di Darkwood dal remoto 1961: idoli di carta, irresistibili ed immarcescibili, passati per le mani di bambini diventati nonni e sfogliati freneticamente da adolescenti del nuovo Millennio che nonni saranno dopo il 2050…

Oh, la faccio breve. Se un viandante bulgaro transitasse davanti agli scaffali della mia libreria, beh, si renderebbe conto che possiedo l’intera collezione di Tex e l’intera collezione di Zagor. Non sto scherzando: centinaia e centinaia di albi, tra serie regolari, speciali, supplementi e bla bla bla. Moglie e figlie sostengono io abbia dilapidato un patrimonio per comprare "giornalini" e qui mi dichiaro colpevole, reo confesso, cioè è tutto vero.

Semplicemente, sono un tossico. Quando vedo all’edicola un nuovo numero delle serie pubblicate dalla casa editrice Bonelli, ecco, non resisto. Conosco la storia leggendaria del creatore di Tex Willer, Gianluigi Bonelli, un narratore di avventure in stile "nuvole parlanti" che molto somigliava, per estro e fantasia, al Dumas del Conte di Montecristo e dei Moschettieri. E potrei tenere una lectio magistralis su suo figlio Sergio, che diede anima alle imprese di Zagor.

Dico lectio magistralis non a caso: il fumetto ha sempre avuto una sua dignità culturale e anzi per troppo tempo in questo curioso paese lo snobismo intellettuale ha mortificato la cultura popolare. Adesso le cose sono cambiate e anche se non fossero cambiate si sappia che Tiziano Sclavi, il genitore di Dylan Dog, Alfredo Castelli, l’animatore di Martin Mystère e il trio SerraMeddaVigna, la famiglia di Nathan Never, beh, sono scrittori a tutto tondo.

Ok, sto divagando. La notizia per la quale siamo qui è un’altra. Per l’ottantesimo compleanno della casa editrice, celebrato anche a Milano da una bellissima mostra presso la Fabbrica del Vapore, la Bonelli ha osato l’inosabile. Cioè ha realizzato il sogno impossibile di intere generazioni.

Seguitemi. Tex Willer, diventato uomo di legge dopo essere stato senza colpa trattato da bandito, è anche il capo della tribù dei Navajos. Ha avuto una moglie indiana, che prima di morire gli ha lasciato il figlio Kit. Con il rampollo e insieme ai fedelissimi Carson e Tiger Jack, il nostro vive le sue imprese nella seconda metà dell’Ottocento. È amico di Buffalo Bill, ha partecipato alla Guerra Civile americana, si è persino opposto alla follia del Generale Custer.

Invece Zagor è anagraficamente più anziano. Le sue avventure sono collocate nella prima metà dell’Ottocento. Difende la giustizia partendo dalla immaginaria zona di Darkwood, anche lui protegge i pellerossa, anche lui è nemico di ogni forma di discriminazione, in una storia recente ha difeso un omosessuale perseguitato. Zagor vola tra gli alberi manco fosse Tarzan, piace alle donne ma non si è mai sposato, convive con un grassoccio pasticcione messicano, noto come Cico y Felipe y Gonzales y Martinez…(tra parentesi: almeno fin qui, nessuno ha mai sospettato i due di tendenze gay, eh).

Ebbene, rullo di tamburi! Aquila della Notte e lo Spirito con la scure stanno per conoscersi. E non sarà – sono disposto a scommettere! – un incontro banale. Accadrà a giorni sulle pagine di Tex Willer, una serie riuscitissima che restituisce al lettore le emozioni della gioventù del protagonista. Cui capitò – finalmente è il caso di aggiungere a nome di bambini diventati nonni! – di imbattersi, in un giorno della prima metà dell’Ottocento, nello Spirito con la scure. L’albo in questione si intitola Bandera! ed esce il 3 dicembre.

Tutto il resto è vita. Gli americani hanno Batman e Superman. I francesi hanno Asterix ed Obelix. Noi italiani abbiamo Tex e Zagor.

Meglio noi, dai.