Covid, in Italia che Natale sarà? Dubbi sul Green pass, corsa alla terza dose

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Il generale Francesco Paolo Figliuolo (ImagoE)

Il generale Francesco Paolo Figliuolo (ImagoE)

Ondata pandemica del Covid in crescita, ma con tassi in rallentamento e vicina al picco. Il tasso di copertura vaccinale e il Green pass tengono in sicurezza la situazione negli ospedali e forse ci faranno evitare quanto sta accadendo in Germania, Gran Bretagna e nell’Europa dell’Est.

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Natale a rischio?

"Io spero – dice il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid – che il Natale possa essere un buon Natale, continuando con le misure di cautela e accelerando sulle terze dosi. Questo è il mio appello: accelerare sulle terze dosi, e tutti quelli che ancora stanno pensando ci ripensino e completino il ciclo vaccinale". "Il Natale? Sarà come quello dello scorso anno, non certo come 10 anni fa – dice il professor Luca Richeldi – quindi mascherina, distanziamento e igiene delle mani. E magari evitiamo le enormi tavolate". "Se il programma vaccinale prosegue al ritmo attuale – dice l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, oggi assessore in Puglia – credo che potremo evitare ondate pandemiche invernali".

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Andamento dei contagi

"Più che di quarta ondata – osserva Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – parlerei di risalita dei casi Covid, con modesto impatto in ambito ospedaliero. Sul fatto che ci sia un incremento importante dei casi non ci sono dubbi, sta avvenendo in tutta Europa. In Italia l’impatto dell’aumento dei casi sugli ospedali è quantitativamente inferiore rispetto al periodo in cui non c’erano i vaccini ed è anche meno grave perché l’incremento maggiore è stato in area medica, non in terapia intensiva. Attenzione però a mantenere tutte le precauzioni per evitare un’ulteriore incremento della circolazione del virus".

Vaccini ai bimbi?

Il ministro Roberto Speranza ci crede: il vaccino ai bambini è una realtà concreta. "Non appena l’Ema avrà approvato il vaccino e l’Aifa avrà dato il via libera per l’Italia – ha detto – lavoreremo coi pediatri per parlare alle famiglie. Se tra i 12 e i 19 anni siamo arrivati al 70%, per i più piccoli possiamo arrivare al 50%". "Secondo me, i dati già visti sul vaccino anti-Covid per i bambini della fascia 5-11 anni – sostiene il virologo Fabrizio Pregliasco – sono più che buoni in termini di sicurezza e di efficacia".

Il Green pass funziona?

Il governo è soddisfatto dell’impatto che il Green pass ha nel limitare la circolazione del virus ed è più che deciso a prorogare la data del Green pass, che sta dando buoni risultati. Fino a giugno? "Non si è ancora ragionato su una data precisa di estensione del Green pass – ha detto il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli – però ritengo che in questo momento una sospensione non sia neanche considerabile". Visto che una percentuale non indifferente (il 30%, secondo il consigliere del ministro della Salute Walter Ricciardi) dei test rapidi non è preciso (i "falsi negativi") è però possibile che si decida la concessione del Green pass solo per vaccinazione, avvenuta o guarigione. Sarebbe una stretta notevole e su questo è in atto un dibattito del governo. Con la Lega nettamente contraria.

E le terze dosi?

La somministrazione delle terze dosi già viaggia al ritmo di 100mila iniezioni al giorno e con questa media si spera nel traguardo dei 7 milioni di italiani con booster entro il 2021, in vista di ulteriori inoculazioni alle prossime fasce di età under 60. "A breve incontrerò il ministro Speranza e gli scienziati – ha detto il Commissario Figliuolo – per esaminare le evidenze scientifiche e per continuare senza indugio nella terza dose. Si arriverà progressivamente ad abbassare l’età, lo faremo a breve".

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