Terza dose Pfizer, Ema avvia valutazione: iniezione a 6 mesi dalla seconda sopra i 16 anni

Attesi i risultati dello studio su 300 adulti sani che hanno ricevuto al terza dose Pfizer dopo 6 mesi della seconda

Dose di vaccino Pfizer (Ansa)

Dose di vaccino Pfizer (Ansa)

Roma, 6 settembre 2021 - Terza dose del vaccino Pfizer già dopo 6 mesi dalla seconda per chi ha più di 16 anni. È la domanda su cui l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, ha avviato una propria valutazione per permettere l'uso della terza dose di Comirnaty, il vaccino Pfizer-BioNTech, da somministrare 6 mesi dopo la seconda dose a persone di età pari o superiore a 16 anni.

Il bollettino Covid del 6 settembre: dati dalle regioni

Il comitato per i medicinali umani (Chmp) dell'Ema effettuerà una valutazione accelerata dei dati presentati dalla società che commercializza Comirnaty, compresi i risultati di uno studio clinico in corso in cui circa 300 adulti con sistema immunitario sano hanno ricevuto una terza circa 6 mesi dopo la seconda dose. L'esito della valutazione è atteso entro le prossime settimane, a meno che non siano necessarie informazioni supplementari, e sarà comunicato dall'Ema.

Nella comunicazione odierna di Ema viene anche aggiunto che "separatamente" allo studio sulla terza dose vaccino Pfizer-BioNTech l'Agenzia europea sta anche "valutando i dati della letteratura sull'uso di una terza dose aggiuntiva di un vaccino a mRna - Comirnaty o SpikeVax (il prodotto di Moderna, ndr) - in persone gravemente immunocompromesse".

Le valutazioni in corso sulla dose aggiuntiva - chiarisce Ema - sono diverse per i casi che riguardano persone sane e quelli che riguardano soggetti con sistema immunitario debole. "Le dosi di richiamo vengono somministrate alle persone vaccinate, cioè che hanno completato la vaccinazione primaria, per ripristinare la protezione dopo che è diminuita", spiega l'Ema. Questo relativamente a un eventuale 'booster' generalizzato, mentre diversa è la situazione delle "persone con un sistema immunitario gravemente indebolito" e "che non raggiungono un livello adeguato di protezione dalla loro vaccinazione primaria standard", le quali dunque "potrebbero aver bisogno di una dose aggiuntiva come parte della vaccinazione primaria".

Sulla necessità della terza dose l'Agenzia europea inoltre ribadisce, "mentre queste valutazioni sono in corso", il contenuto di una nota separata diffusa settimana scorsa da Ema ed Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. "Sebbene Ema ed Ecdc - come si spiegava in quella nota - non considerino urgente la necessità di dosi di richiamo del vaccino Covid-19 nella popolazione generale, l'Ema sta valutando la domanda" del produttore di Comirnaty "per garantire che siano disponibili prove a sostegno di ulteriori dosi, se necessario".