Mercoledì 24 Aprile 2024

Terza corsia, Bologna e Firenze più vicine

Inagurato il nuovo tratto della A1 tra Barberino e il capoluogo toscano. Farà risparmiare 2mila tonnellate di anidride carbonica all’anno

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di Emanuele Baldi

Quasi otto chilometri – 7.750 metri, a beneficio dei più pignoli – scavati nel ventre basso dell’Appennino, sponda toscana. La galleria Santa Lucia, la più lunga d’Europa a tre corsie, è il diamante, lucidato a più riprese dalle istituzioni, del neonato tratto di A1 – taglio del nastro ieri in pompa magna e apertura al traffico dal pomeriggio di oggi – che per 17,5 chilometri va ora ad affiancare il ’vecchio’ tragitto dell’autostrada del Sole tra Barberino del Mugello e Firenze Nord, prima cintura urbana alle porte del capoluogo toscano, imbuto storico del traffico tra nord e sud del Paese.

Un bypass faraonico (oltre un miliardo di euro di investimento, sei milioni di ore di lavori svolti da 500 persone al giorno) che – come ha sottolineato ieri l’ad di Autostrade Roberto Tomasi, presente al taglio del nastro assieme al ministro per le infrastrutture Enrico Giovannini, ai governatori di Toscana e Emilia Romagna Eugenio Giani e Stefano Bonaccini e al sindaco della Metrocittà di Firenze Dario Nardella – diventa "un asset strategico per la viabilità e l’economia del territorio", ma soprattutto rappresenta "un’avanguardia dal punto di vista ingegneristico e costruttivo, ambientale e tecnologico".

La nuova infrastruttura potenzia così uno degli snodi più trafficati del Paese, aumentando la capacità, da 4 corsie a 7 corsie, del tratto, che vede in media, durante le ore di punta, il passaggio di oltre cento veicoli al minuto fino a oggi impegnati in una sorta di ’discesa agli inferi’ che inizia(va) scavallato il Mugello e conclusa la variante di valico per concludersi soltanto alle porte del già trafficatissimo di suo capoluogo toscano. Grazie a quest’opera, è stato spiegato, la maggiore fluidità del traffico comporterà un risparmio per la collettività stimato in un milione e mezzo di ore l’anno, riducendo il tempo di percorrenza del 30%. Ottime prospettive anche dal punto di vista ambientale dato che il contenimento dei fenomeni di code e infiniti ’stop and go’ genererà inoltre una diminuzione di emissioni di CO2 quantificabile in 2mila tonnellate all’anno. Il progetto si caratterizza per quattro infrastrutture principali.

Oltre appunto alla lunghissima galleria Santa Lucia, dotata tra l’altro di avanzati sistemi high-tech (i fornici previsti nel progetto, prevedono dotazioni di sicurezza per il monitoraggio digitale del traffico real time e per le emergenze) e scavata con l’ausilio della fresa Tbm più grande mai utilizzata in Europa, gli automobilisti attraverseranno quella del Boscaccio (2mila metri) e due viadotti, Marinella (550 metri) e Baccheraia (135) alla due gallerie e due viadotti. "Quest’opera – ha rimarcato il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini – testimonia le elevate competenze in termini capacità di progettazione e costruzione presenti nel nostro Paese e una garanzia per il conseguimento dei rilevanti programmi di investimento sulla stradale e autostradale previsti nei prossimi anni (la nuova A1 tra si colloca nell’ambito del Piano di trasformazione del gruppo, che impegna 21,5 miliardi di investimenti in nuove opere e ammodernamenti al 2038).

Di "momento storico" ha parlato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che dell’opera esalta "le ingegnerie straordinarie e uniche". Soddisfatto anche il collega Stefano Bonaccini "Abbiamo bisogno di collegamenti sicuri fra nord e sud del Paese. – ha sottolineato il governatore emiliano – perché sostenere il lavoro e la crescita sostenibile vuole dire mettere i territori nelle condizioni di massima sicurezza e attrattività". Infine il sindaco di Firenze Dario Nardella: "Quest’opera integra sempre di più due territori metropolitani, Firenze e Bologna, che rappresentano una comunità, nel suo insieme, fra le più importanti del Paese: la cultura da un lato, i motori dall’altro".