Terrorismo, a Milano chiusa inchiesta su 13 siriani

Le accuse sono di una serie di atti di violenza compiuti nel Milanese e in Siria tra il 2011 e il 2013. Sei di loro sono partiti dall'Italia per andare a combatter per l'esercito libero siriano contro Assad

Controlli forze dell'ordine in piazza Duomo (Newpress)

Controlli forze dell'ordine in piazza Duomo (Newpress)

Milano, 28 gennaio 2015 - La Procura di Milano ha chiuso le indagini su 13 cittadini siriani, accusati a vario titolo, di una serie di atti di violenza compiuti nel Milanese e in Siria tra il 2011 e il 2012. Sei di loro sono accusati di terrorismo internazionale e sono partiti dall'Italia per andare a combattere per l'esercito libero siriano contro Assad.  Tra questi figura Haisam Sakhanh detto Abu Omar, la cui partecipazione in Siria a un'esecuzione di soldati di Assad o di shabia (i traditori, come venivano chiamati gli informatori del regime) è stata documentata con un video diffuso in tutto il mondo.

Tre le inchieste che erano state aperte in Procura a Milano e che riguardano presunti fondamentalisti islamici. Un fascicolo, da quanto si è saputo, vede al centro la figura di una donna di origini straniere che viveva nel capoluogo lombardo e che poi sarebbe partita per il Medioriente. Un'altra indagine si riferisce alla vicenda di Maria "Fatima" Giulia Sergio, la 27enne che viveva nell'hinterland milanese e che nei mesi scorsi sarebbe andata a combattere in Siria. La terza inchiesta, aperta dal 2012, riguarda un gruppo di siriani ed è quella per la quale sono state concluse le indagini.