Martedì 16 Aprile 2024

Terrore in Norvegia, attentato contro i gay

Un 42enne di origine iraniane spara nei locali frequentati dalla comunità Lgbtq: due morti e almeno 20 feriti. Gli 007: terrorismo islamista

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Fiori e bandiere arcobaleno deposte davanti al luogo dell’attacco durante una.

Morte e terrore l’altra notte nel centro di Oslo, dove un uomo ha sparato a raffica sulla folla fuori da un locale gay e ucciso due persone alla vigilia del Gay Pride, nel cuore dell’Europa più prospera e tollerante. La capitale norvegese è in stato di allerta massima, anche se l’attacco, che ha ferito altre 21 persone – almeno la metà delle quali in modo grave anche se non in imminente pericolo di vita – è dato come fatto concluso dagli esperti: "un atto di terrorismo di matrice islamista" di un lupo solitario, arrestato poco dopo. L’attacco è iniziato poco dopo l’una di notte.

L’uomo è stato visto estrarre le armi da uno zaino nero e iniziare a sparare: prima davanti al London Pub, un locale frequentato dalla comunità Lgbtq+, poi si è spostato davanti al vicino Herr Nielsen Jazz Club dove ha di nuovo aperto il fuoco e infine fuori, davanti a un fast food. La polizia è stata allertata alle 01.14 di sabato. La fuga dell’attentatore è durata circa cinque minuti: la polizia, grazie anche alla collaborazione dei testimoni, ha fermato un 42enne con precedenti penali per minacce e violenze, associati a problemi mentali, e seguito dall’antiterrorismo dal 2015 perché sospettato di radicalizzazione nell’islamismo estremista. Si tratta di un cittadino norvegese di origini curdo-iraniane, che i media norvegesi identificano con il nome di Zaniar Matapour, emigrato nel Paese scandinavo da bambino. I servizi segreti interni norveges,i Pst, che hanno competenza per l’antiterrorismo, hanno classificato l’attacco come atto terroristico, un crimine d’odio diretto contro gli occidentali ma in particolare contro la comunità Lgbtq+, sebbene commesso da un lupo solitario, probabilmente non collegato ad alcuna rete del terrorismo islamico.

Il pubblico ministero Christian Hatlo in una conferenza stampa a Oslo, citato dall’emittente pubblico norvegese Nrk, ha detto che l’uomo arrestato, a cui sono state trovate addosso le armi, "è accusato di omicidio premeditato, tentato omicidio e atti di terrorismo" . Noi, ha detto ancora Hatlo, "abbiamo motivo di pensare che si sia trattato di un crimine d’odio Ma si tratta di una delle possibili ipotesi", seppure la più pesante, perché "non è ancora chiarito se il bersaglio fossero proprio gli omosessuali e il Gay Pride o se i moventi fossero altri".

Secondo la descrizione di alcuni testimoni, l’uomo "sembrava molto determinato su come prendere di mira", ha detto una testimone, citata dai media locali. Ma la polizia intende chiarire anche i problemi mentali dell’uomo: "Dobbiamo ripercorrere al completo la sua storia clinica", visti i precedenti. Su consiglio delle forze dell’ordine, in un clima arroventato, la comunità Lgbtq+ ha deciso di annullare il Gay Pride, che era previsto nel pomeriggio.

Ma dalla festa cancellata nel sangue è nata una marcia spontanea di protesta di alcune migliaia di persone che hanno voluto ribadire di non sentirsi intimidite: "We’re queer, we’re here, we won’t disappear", (siamo queer, siamo qui, non scompariremo, ndr) hanno scandito coloro che avrebbero dovuto partecipare alla festa annullata. "Trovo che sia fantastico - ha detto un manifestante sulla cinquantina (descritto dall’Afp come sconvolto) che si sia fatta questa marcia, altrimenti avrebbe vinto lui, il terrorista".