Terremoto, sciame sismico sull’Appennino tosco-emiliano. Scuole chiuse in 13 comuni

Epicentro fra Camugnano e Castiglione dei Pepoli, magnitudo massima a 4.3. Gente in strada e momenti di terrore, black out elettrico a Camugnano. Nel tardo pomeriggio una nuova scossa, torna la paura Palestre e brandine, tutto pronto per l'emergenza

L’epicentro del terremoto (font Ingv.it)

L’epicentro del terremoto (font Ingv.it)

Bologna, 23 gennaio 2015 - Uno sciame sismico è in corso dalle prime ore della notte sull’Appennino tosco-emiliano (FOTO). Decine le scosse di terremoto (di magnitudo uguale o superiore a 2) registrate finora dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la prima delle quali alle 3.22. I vigili del fuoco sono impegnati da questa notte alle 4 in Appennino per la serie di scosse di terremoto che hanno messo in apprensione la popolazione della montagna.

La più violenta, di magnitudo 4,3, si è registrata alle 7,51, mentre una decina di minuti dopo, sull'Appennino modenese, la magnitudo è stata di 3,2. 

Altre due scosse di magnitudo 3.2 si sono susseguite poco prima delle 5:30, con epicentro in prossimità dei comuni bolognesi di Camugnano (guarda il sito del comune con i numeri utili) e Castiglione dei Pepoli e di quello pratese di Vernio. Un’altra di magnitudo 3 è stata registrata alle 6:12. Non si hanno segnalazioni di danni. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dell’Appennino modenese.

La profondità massima è stata rilevata a 10,3 chilometri di profondità. Le scuole di Porretta Terme (guarda l'ordinanza), Grizzana Morandi, Granaglione, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Castel di Casio, Vergato, San Benedetto Val di Sambro, Lizzano e Camugnano sono state chiuse per motivi precauzionali e di sicurezza.

Una nuova scossa di magnitudo 3.5 è stata poi registrata dall'Ingv alle 18:13. L'epicentro nella zona tra Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, comuni del Bolognese, e Vernio (Prato). 

In via precauzionale sono state chiuse non solo le scuole dei comuni bolognesi colpiti ma anche quelle di tre comuni dell'alto modenese: Fiumalbo, Montese e Pievepelago. Interrotta l'attività ordinaria nella struttura sanitaria Nobili a Castiglione dei Pepoli, dove è in corso una verifica tecnica.

"Quando è arrivata la scossa più forte, quella da 4.3 delle 7.51, tutta la gente che era nel bar si è catapultata fuori, perché si è sentita molto - racconta Francesca, barista del bar La Piazza che sta nella piazza principale di Camugnano -. I tecnici del Comune sono tutti in allerta, sono qui in piazza e stanno facendo verifiche sugli edifici. Noi è dalle 4 del mattino che siamo tutti svegli. C'è spavento, perché il terremoto è imprevedibile, ma non ci sono danni evidenti".

A Camugnano però c'è stato un black out elettrico e internet è stato a lungo fuori uso, difficili le comunicazioni.

E' stata poi attivata presso la Prefettura di Bologna la sala di protezione civile al fine di monitorare il fenomeno dello sciame sismico che è tenuto sotto attenta osservazione.

L'assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, e il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile Maurizio Mainetti si sono recati subito sull'Appennino tosco-emiliano per valutare la situazione insieme ai sindaci della zona colpita dal sisma.

Palestre e brandine, tutto pronto per l'emergenza in Appennino

La paura si scongiura sul web

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Comune di San Benedetto Val di Sambro, l'ordinanza