Terremoto, smascherato sciacallo del web. Giocava on line con le donazioni

Un 28enne reggino raccoglieva le donazioni per le popolazioni colpite dal terremoto e le puntava nei giochi on line

Un computer. Spesso gli abusi sessuali avvengono dopo 'approcci' on line

Un computer. Spesso gli abusi sessuali avvengono dopo 'approcci' on line

Roma, 29 agosto 2016  - Smascherato uno sciacallo del web dalla Polizia postale. L'uomo, un 28enne reggino, aveva indicato un conto corrente per donazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto ma il conto era suo. Lo sciacallo millantava un'attività di raccolta fondi per conto della Protezione Civile di Messina e l'A.N.P.A.S. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze). 

"Una corsa contro il tempo, per dargli un pasto completo", con questo messaggio lanciato attraverso un falso profilo creato ad hoc sul web, il 28enne raccoglieva le donazioni. La Polizia Postale e delle Comunicazioni con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha messo fine a questo illegale abuso di credulità popolare online. 

Il giovane è stato tradito dall'insistenza e la sollecitudine con la quale richiedeva i versamenti, alcuni utenti della Rete si sono insospettiti: una donna, per caso anche lei originaria di Reggio Calabria ma da anni residente in Liguria, ha deciso di rivolgersi alla Polizia Postale di Imperia. 

Gli investigatori liguri, coordinati dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno attivato gli accertamenti tecnici finalizzati ad individuare la provenienza dei messaggi e gli opportuni contatti con gli Enti di Protezione Civile interessati. 

Dalla movimentazione del conto, gli operatori della Postale avevano notato numerose puntate a giochi on line, con somme di piccola entità in diverse date, e la continua implementazione del medesimo conto con somme modeste (10/15 euro) denaro proveniente sia da una carta di credito, sia da una carte postepay intestata al 28enne reggino, disoccupato, diversamente abile, con la passione del gioco online e accanito tifoso della locale squadra di calcio. 

Una perquisizione a casa dell'indagato ha fatto emergere, nella camera da letto del giovane, il materiale informatico e le carte di pagamento utilizzate. L'uomo ha anche tentato di cancellare il profilo di fantasia utilizzato per l'attività illecita, negli istanti appena precedenti l'ingresso in casa degli investigatori. Sarà ora l'analisi dei dispositivi sequestrati a stabilire l'ammontare di quanto denaro è stato raccolto nella gara di solidarietà falsa.