Terremoto oggi a Genova: magnitudo e ultime notizie. Trema tutta la Liguria

Gente lascia gli uffici e si riversa in strada. Sisma prolungato nel Levante, disagi alla circolazione ferroviaria

Scossa di terremoto a Genova oggi, 22 settembre

Scossa di terremoto a Genova oggi, 22 settembre

Genova, 22 settembre 2022 - Paura oggi a Genova per un terremoto di magnitudo 4,1 che ha fatto tremare soprattutto il capoluogo, ma è stato avvertito in tutta la Liguria. La violenta scossa è stata sentita distintamente fino a La Spezia, con segnalazioni pure dalla Toscana. Ancora nessuna notizia di danni particolari (qualche calcinaccio caduto), mentre si riscontrano disagi alla circolazione dei treni. Alle 17.32 è poi stata registrata una nuova scossa con magnitudo 2,7, a due chilometri a sud ovest di Davagna, a una profondità di otto chilometri, poco distante dall'epicentro del primo terremoto a Bargagli. Sono così salite a cinque le scosse registrate in poco meno di due ore.

Trenitalia ha comunicato che dalle 15.50 il traffico ferroviario è sospeso in via precauzionale sulla Genova-La Spezia per verifiche tecniche tra il capoluogo e Recco. I convogli non circolano tra Genova Brignole e Santa Margherita Ligure dopo che i sistemi informatici hanno inviato delle allerte alla centrale operativa. In corso l'intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa del traffico ferroviario. I treni Alta Velocità, InterCity e Regionali possono subire cancellazioni o limitazioni di percorso.

Sommario

Gente in strada

Il sisma, dalle prime informazioni, è stato più prolungato nel Levante. Le stime provvisorie dell'Ingv indicavano la magnitudo tra 3.9 e 4.4. Ma il valore dopo pochi minuti è stato aggiornato dai vulcanologi a una magnitudo di 4.1. L'epicentro è stato individuato due chilometri a ovest di Bargagli, non lontano da Genova (circa undici chilometri). Secondo le agenzie di stampa in molti uffici e banche i lavoratori sono stati fatti uscire in strada. La gente si è riversata fuori dalle case, dipendenti hanno abbandonato anche il palazzo della Regione. Centinaia le chiamate pervenute ai vigili del fuoco. Il movimento tellurico è stato avvertito intorno alle 15:40, gli strumenti dell'Ingv lo hanno rilevato alle 15.39. La scossa è avvenuta a una profondità di 10 chilometri.

Danni

Tanta paura, ma al momento non si segnalano danni particolari. Già diffusa una nota della Protezione Civile: "dalle prime verifiche effettuate - si legge -, l'evento con epicentro localizzato nei Comuni di Bargagli, Davagna e Lumarzo risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni". Il monitoraggio prosegue, approfondimenti sono in corso. 

Alcune pietre e calcinacci si sono staccati dalla chiesa di Pieve Ligure, a 7 chilometri dall'epicentro. Una statua è caduta sul sagrato. San Michele Arcangelo è una delle prime pievi (parrocchie) costruite in Liguria, l'edificio originario venne eretto prima dell'anno mille. La chiesa venne poi ricostruita tra il XIV e XV secolo.

Il sindaco di Bargagli

Dalle parole di Sergio Casalini, sindaco di Bargagli, traspare la paura di quei drammatici momenti. "Ero in casa e ho ancora tutto il tremolio addosso: tremava il pavimento. Sono scappato in strada e cosi' tanti altri concittadini", dice. "Ho girato parte del territorio e al momento sembra essere tutto ok - rassicura il primo cittadino -. Ma lo spavento è stato grande. Anche gli operai che si trovavano sui ponteggi al lavoro sul palazzo del Comune si sono buttati giù. Tremava tutto". Il sindaco sta effettuando sopralluoghi nelle aree colpite dal sisma. 

Sempre oggi, due violente scosse di terremoto hanno fatto tremare le Marche. Una di magnitudo 4,1 e l'altra di 3,6. Epicentro a Folignano, nell'Ascolano, vicino al confine con l'Abruzzo. In serata la terra ha tremato anche sull'Appennino di Modena, l'epicentro è stato a Frassinoro, al confine con la provincia di Lucca (magnitudo 3,8). In mattinata, invece, un sisma di magnitudo 3.6 aveva investito il Catanese

Bassetti

Su Facebook è il direttore della Clinica Malattie Infettive del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, a raccontare i momenti di paura. "Una sensazione terribile che non avevo mai provato prima. Quattro, cinque secondi in cui tutto tremava intorno a me, quasi come fosse una raffica improvvisa di vento fortissimo, quasi un boato che fa muovere tutto intorno a te. Ti senti inerme, il tempo sembra fermarsi, i suoni diventano miti e speri solo che finisca presto e non faccia danni a cose e persone. Per fortuna apparentemente nessun danno, ma tanta tanta paura. La Natura comanda e per questo va rispettata di più".

Approfondisci:

Meteo: perturbazioni in arrivo, giorni di maltempo. "Rischio criticità idrogeologiche"

Meteo: perturbazioni in arrivo, giorni di maltempo. "Rischio criticità idrogeologiche"

Toti

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, si trovava al Salone nautico di Genova al momento della scossa. "Mi sono messo subito in contatto con la Protezione civile Nazionale e con i Vigili del Fuoco e non risultano danni alle persone. Nei primi minuti successivi al terremoto sono state ben 146 le chiamate ricevute dalla centrale operativa del 112 presso l'Ospedale San Martino di Genova".

Il rapporto di Ingv

Non c'è alcun nesso fra il terremoto di magnitudo 3,9 avvenuto nelle Marche, quello di magnitudo 4,1 in Liguria e quello di magnitudo 3,6 che ha colpito la Sicilia, nella zona dell'Etna: "Non c'è alcuna relazione, le distanze fra i luoghi in cui sono avvenuti i terremoti sono di centinaia di chilometri perché possa esserci un nesso", ha detto il sismologo Carlo Meletti, della sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia (Ingv). Dei tre terremoti, il più profondo (24 chilometri) è quello avvenuto nelle Marche, a Folignano, in provincia di Ascoli Piceno: "È più profondo rispetto ai terremoti tipici dell'Appennino". Ha delle peculiarità anche il terremoto avvenuto in Liguria, in una zona non molto sismica e nella quale non si sono rilevati storicamente terremoti troppo forti. È un terremoto legato alla compressione fra l'Appennino a Est e l'arco alpino a Ovest. Quanto al terremoto in Sicilia, sebbene sia avvenuto nell'area dell'Etna, è stato generato da un meccanismo indipendente dal vulcano e legato a faglie che si trovano nella zona, note ai sismologi.