Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto, il vento infierisce. "Spazzate via le tende rifugio"

Paura tra Marche e Umbria, stop a scuola e mensa nelle tensostrutture

Tendopoli (Ansa)

Tendopoli (Ansa)

Acquasanta Terme, (Ascoli Piceno) - Nelle zone colpite dal sisma la terra non smette di tremare, e da ieri è arrivato anche il maltempo a peggiorare una situazione già più che precaria. Problemi ad Acquasanta Terme nell’Ascolano: oltre ai crolli e alle case inagibili, le forti raffiche di vento hanno danneggiato la tensostruttura adibita a scuola nella frazione di Arli. «Non bastava il sisma» chiosa il sindaco Sante Stangoni, e alle sue parole fanno eco quelle dell’assessore Elisa Ionni: «Il vento ha peggiorato la situazione. Ad Arli, il telo frontale della tenda che ospitava la scuola primaria e dell’infanzia è stata strappata dal vento nella notte tra sabato e domenica. Le lezioni sono sospese fino al 14 novembre». La tensostruttura è infatti in via di riparazione, ma presto sarà pronta la scuola in legno nella frazione di Centrale.

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Nel campo sportivo che ospitava la tensostruttura viveva anche il custode Bruno Mistichelli, che si era sistemato in roulotte: «Qui non si può più stare. Tra terremoto e maltempo non so più cosa fare. Il vento l’altra notte ha ribaltato la mia roulotte e i vetri sono andati in frantumi. Sono costretto a tornare in casa, ma la paura è tanta».

Anche nella tendopoli allestita nel comune di Montemonaco i problemi non sono mancati. Il vento ha sradicato diverse tende, costringendo l’amministrazione a trasferire gli sfollati nella struttura ricettiva «Casa Gioisa». È il sindaco Onorato Corbelli a far luce sulla questione: «La tendopoli, oltre alla mensa, ospitava 50 persone. Ora abbiamo trasferito il campo in una struttura coperta, ma molti non se la sentono di dormirci dentro, così abbiamo montato altre tende. Anche la scuola è stata trasferita in appositi moduli. Speriamo che non sopraggiungano nuovi inconvenienti perché davvero non ne possiamo più».

Anche nell’entroterra fermano le raffiche di vento hanno creato scompiglio. A Rovitolo, piccola frazione nel comune di Montefortino, è stata sradicata la tenda che ospitava una famiglia composta da un’anziana signora disabile di ottant’anni e i suoi due figli. Già costretti ad abbandonare la loro casa, dichiarata inagibile dopo la scossa del 24 agosto, i tre erano stati obbligati a traslocare in un’abitazione vicina, nuovamente lesionata dal sisma del 30 ottobre. Adesso si sono ritrovati di nuovo senza dimora: la tenda è stata distrutta dal vento e la famiglia trasferita nel campo allestito dalla Protezione civile.

E il maltempo non ha risparmiato nemmeno l’Umbria. A Cascia, un vento fortissimo ha spazzato via le tende che ospitavano la mensa degli sfollati, dove ogni giorno vengono distribuiti oltre 1.500 pasti. I volontari delle Misericordie sono stati costretti a un lavoro supplementare di rimontaggio delle strutture.